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Montegranaro, fine esilio: dopo due anni si ritorna a casa!

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Dopo due anni di esilio in quel di Ancona, la Sutor Monegranaro potrà finalmente tornare a calcare il proprio parquet di casa, ovvero a Porto San Giorgio. La notizia è stata accolta con grande emozione e gioia per i tifosi marchigiani, costretti in queste due ultime stagioni a fare gli straordinari per seguire la propria squadra del cuore ma nonostante questo sempre presenti e vicini in virtù di un forte legame con la proprià citta e fede cestistica.

 

Nel frattempo è il direttore generale Alessandro Santoro, al suo secondo anno da dirigente della Sutor, a descrivere teoricamente i punti forti del roster allestito e messo a disposizione di coach Charlie Recalcati: “Le scelte sono state fatte con l’idea di trovare giocatori che sapessero ricoprire più ruoli e fossero complementari tra di loro. Disponendo di giocatori con tali caratteristiche potremo trovare minuti per tutti, ma in più ruoli: fatta eccezione, infatti, forse per il solo Cinciarinni, che ha un ruolo di guardia ben definito, Mayo è in grado di fare sia l’uno che il due, Collins addirittura l’uno, il due e il tre, Sakic il quattro e all’occorrenza può essere utilizzato nel post basso, Skeen gioca cinque e quattro, idem Campani e Mazzola. In questo modo ci sarà spazio per tutti”. 

Concludendo l’intervista riportata da “Il Resto del Carlino” di Ancona, Santoro espone l’idea societaria e tecnico-tattica di base da cui è scaturito l’allestimento del roster: “Vorremmo vedere una bella pallacanestro. Tutti i giocatori hanno una buonissima tecnica e questo favorisce lo spettacolo. È chiaro però che bisognerà vedere come riusciremo a sviluppare al meglio l’attitudine difensiva”.