Due team, due neopromosse, un unico obiettivo: vincere. Per motivi differenti, Fortitudo e Roma dovranno dare il 100% al PalaDozza.
Parla abbastanza chiaro la classifica per la Virtus. Obbligatorio tornare a sorridere il prima possibile per arginare una situazione giorno dopo giorno sempre più complessa. Momenti difficili per tutto l’ambiente giallo-rosso tra rumors e malcontenti. Una cosa però la dirigenza del club ha voluto metterla in chiaro alla vigilia della sfida: coach Bucchi mantiene la panchina. Una nota stampa necessaria per provare a dare stabilità in un periodo già di per sé complesso. Con sette sconfitte consecutive e successo che latita nella capitale da inizio dicembre, la trasferta di Bologna non è certamente la prova più semplice per rilanciarsi e abbandonare il passato alle proprie spalle.
È consapevole di tutti i fattori che la sua Virtus è chiamata ad affrontare domani, Piero Bucchi. Il tecnico giallo-rosso chiede però ai suoi una reazione già al PalaDozza. Non sarà solo fondamentale macinare punti classifica per allontanarsi dalle sabbie mobili retrocessione. Una vittoria esterna potrebbe certamente aiutare il roster a dimenticare l’amara beffa di un punto subita in casa dalla diretta rivale Pistoia. Dominio quasi incontrastato nell’andata al PalaEur, con Alibegovich e Jefferson a bloccare il tentativo di Daniel di suonare la carica per la Pompea.
Sconfitta esterna per Bologna contro la rivale di una vita Treviso. Al PalaVerde la squadra allenata da Martino ha seriamente combattuto per la vittoria in un match dominato dai cali di concentrazione da entrambe le parti. Tra le due litiganti Tessitori e Fotu hanno però fatto la differenza, dominando il pitturato contro un’opaca serata di Henry Sims.
Partita dunque delicata anche per Martino che sottolinea l’importanza di pareggiare i conti del precedente scontro diretto. Ultima sfida prima della Coppa Italia giudicata da alcuni come chance decisiva per la Pompea di rimanere agganciati alla parte alta del tabellone. Pensiero che non sfiora il tecnico bianco-blu, contento del lavoro in settimana e intenzionato a seguire il suo dogma numero uno: una partita alla volta.
Perde leggermente il suo classico aplomb interrogato in conferenza stampa sul possibile coinvolgimento di Dellosto. «Mi dispiace che nessuno mai mi chieda di lui dopo le vittorie». Nel momento del successo sarebbe infatti più importante (secondo Martino) per il giovane acquisto bianco-blu, ancora con poca esperienza da professionista e inserito in un programma di miglioramento che lo porterà a coprire il ruolo di Ala Piccola, naturale collocazione per le sue caratteristiche (a differenza del posto da playmaker che a dispetto delle voci poco si adatterebbe a Dellosto). Sul calo qualitativo di Stipcevic e potenziali aggiustamenti di mercato, taglia corto: «Fino a quando noi siamo questi noi dobbiamo lavorare per avere un contributo da tutti». Nessuna apertura quindi a un mercato che la società felsinea è intenzionata a mantenere chiuso. Solo la speranza e l’augurio che la grande esperienza e tenacia di Stipcevic lo aiutino a ritrovare quei livelli a cui ha abituato il movimento.
Rispetto all’andata, dove a Martino mancò la fisicità di Sims e Leunen, si prospetta un match molto diverso. Lavorare con costanza sarà come sempre la chiave di volta per la Pompea. Fattore condiviso anche dalla Virtus Roma.