Azzurro Napoli, dal raduno le dichiarazioni dei giocatori
Impegnati nelle rituali visite mediche i giocatori dell’Azzurro Napoli Basket hanno scambiato qualche parolina con i giornalisti presenti manifestando tutto l’entusiasmo presente per questa nuova ed ambiziosa avventura. Tra i singoli sembra esserci già ottima intesa con alcuni dei giocatori che già hanno condiviso
in passato esperienze nei club o in Nazionale. A seguire le dichiarazioni dettagliate dei ragazzi intervenuti.
Timothy Black: “E’ una nuova esperienza per me. Sono eccitato di giocare nel campionato italiano, il livello è sicuramente molto elevato. Siamo una squadra nuova e c’è bisogno di conoscerci al meglio. In passato avevo molta pressione su di me e, quindi, ho imparato a prendermi tante responsabilità e non sarebbe un problema farlo anche qui ma non sono una persona che ama invadere lo spazio degli altri. Seguirò le indicazioni del coach.”
Sul nuovo compagno di squadra, Kyle Weaver: “L’ho incontrato come avversario un paio di volte in Belgio. E’ un buon giocatore, molto solido, ottimo difensore ed ha tutte le possibilità di far bene qui”.
Matteo Malaventura: “Sono affascinato da questo nuovo progetto. L’insistenza con la quale la dirigenza mi ha cercato e il progetto che mi è stato prospettato sono stati una bella motivazione ma il calore ed il ricordo che avevo di Napoli è stato l’elemento fondamentale per tornare nuovamente qui. Ho vinto tre campionati e in tutti e tre la cosa fondamentale è stata il gruppo. La struttura con la quale è stata composta questa squadra mi fa intuire che siamo in quella direzione e sicuramente è buon punto di partenza. Sono tutti giocatori ambiziosi, che hanno giocato partite importanti e faremo il nostro meglio”.
Marco Allegretti: “Appena ho saputo che Balbi stava lavorando per riportare seriamente il basket a Napoli ho sperato di farne parte. Sentivo di aver interrotto qualcosa qui a Napoli e avvertivo il dovere di tornare. Nella mia breve esperienza a Napoli ho fatto bene, ero in forma e mi sentivo particolarmente a mio agio, altro motivo per il quale sono tornato. Siamo carichi perché la squadra è competitiva ma sappiamo che non sarà facile perché è un roster completamente nuovo e bisogna di tempo per creare lo spirito giusto ma qui a Napoli è facile creare entusiamo”.
Marco Ceron: “Volevo fortemente tornare. Ho legato con Napoli come se ci avessi vissuto per 3-4 anni, è impressionante. Dobbiamo amalgamare il gruppo e il fatto di aver costruito una squadra mista tra giovani e meno giovani è stimolante per tutti. Spero di dare un gran contributo alla squadra garantendo sempre il mio stile di gioco e la mia sfrontatezza. Farò le cose che ho sempre fatto e spero di ritagliarmi un ruolo importante. La Nazionale maggiore? E’ un obiettivo di tutti, ci lavorerò!”.
Sylvere Bryan: “Mi piace tanto la città. E’ mia intenzione dare un contributo importante, giocare con tranquillità ma tenendo ferme le grandi aspettative che ho perché questa società, e la città, lo merita. Ho scelto Napoli perché so di avere un ruolo importante. Il gruppo è fondamentale per vincere i campionati, nelle mie esperienze passate è stato così. Ognuno conosceva il suo ruolo e lo interpretava nel migliore dei modi”.
BasketItaly.it di Anna Colonnese- Riproduzione Riservata