ESCLUSIVA | A tu per tu con Kerem Kanter, il fratellino di Enes che gioca in Spagna
Kerem Kanter, nato a Bursa (Turchia) il 29 aprile 1995, da inizio stagione difende i colori del Joventut Badalona, nella sua prima esperienza nel difficile campionato spagnolo. Kerem, di professione ala forte, dopo aver terminato l’iter universitario negli Stati Uniti, ha intrapreso la carriera come professionista in Europa, giocando in Francia e in Lituania la scorsa stagione, prima di approdare alla Liga ACB la scorsa estate.
Conosciuto da molti per essere “il fratello minore di Enes Kanter”, Kerem assomiglia al suo consanguineo anche fisicamente, essendo praticamente alto uguale (2.08), ma si trova più a suo agio giocando in posizione di Quattro, rispetto a quella di Cinque, dove anche nel Joventut Badalona veniva impiegato come sostituto di Alen Omic. Con l’incorporazione di Oliver Stevic, Kanter può disimpegnarsi con maggior libertà anche come ala grande, ma non potrà farlo martedì, in occasione probabilmente di una delle partite più importanti della stagione per la sua squadra: la trasferta contro il Tofas Bursa di 7DAYS EuroCup.
Il giovane turco, infatti, anche se si mantiene al margine di polemiche politiche, semplicemente per essere il fratello di Enes, fermo oppositore al regime di Erdogan, rischierebbe addirittura la detenzione in caso di rimpatrio. Una situazione vissuta con tristezza e rassegnazione da Kerem, che non aveva partecipato neanche alla trasferta contro il Darussafaka nella fase a gironi della competizione europea.
24 years ago, I was born in Bursa, Turkey. Today, my team is traveling there to play a @EuroCup game and I can’t go with them.
Sad day..
— Kerem Kanter (@KeremKanter) January 27, 2020
“Io e la squadra abbiamo parlato,” – ha raccontato il giocatore in esclusiva a BasketItaly sabato sera – “anche con i compagni e con gli allenatori, e abbiamo deciso che la cosa migliore per me è che io non vada in Turchia. Penso che sono un giocatore di pallacanestro e quella che mi perderò sarà una partita di pallacanestro, quindi ovviamente non sono contento di questo, ma ovviamente mi aspetto il meglio per la mia squadra, e farò il tifo per loro da qua, dalla Spagna”.
La Penya (come viene comunemente definito il club), dopo aver mancato di un soffio la qualificazione alla Copa del Rey, aspira a un posto nelle prime otto a fine stagione, per poter disputare i Playoff di ACB. Un cammino non certo facile, dove non vanno commessi gli stessi errori visti contro il Casademont Zaragoza sabato sera, partita non certo fortunata per Kerem, rimasto in campo solo 5 minuti nei quali ha preso un rimbalzo, e che la sua squadra ha perso 72-93 dopo una prima parte equilibrata.
“Loro sono partiti meglio, ma siamo riusciti a rimontare nel secondo quarto, tornando negli spogliatoi con un risultato molto vicino [41-43]; ma poi nella seconda parte della partita loro hanno messo a segno moltissimi tiri, controllato il canestro, dimostrando di essere davvero un’ottima squadra. Hanno giocato meglio di noi”.
“All’inizio della stagione qualificarci per i Playoff era uno dei nostri obiettivi, e lo è ancora. Siamo stati in ottava posizione per un paio di partite, ma dobbiamo affrontare un incontro alla volta, concentrandoci sul rivale seguente. La stagione è ancora lunga, quindi possiamo giocarcela”.
Kerem Kanter, che registra una media di 5.1 punti e 2.2 rimbalzi in 10.3 minuti in ACB e 6.4 punti e 3.5 rimbalzi in 14 minuti in EuroCup, crede che la sua squadra possa togliersi delle soddisfazioni in Europa.
“Siamo andati molto bene in EuroCup fino ad ora; adesso ci aspetta la sfida in Turchia, che probabilmente sarà chiave. Abbiamo giocato contro di loro un paio di giorni fa, poi abbiamo Malaga in casa e Andorra in trasferta, quindi credo che se vinciamo almeno due delle tre partite, possiamo qualificarci per gli ottavi di finale”.
Nel caso di passare alla seguente fase, la Penya potrebbe incrociarsi con una squadra italiana, visto che prima e seconda qualificata del Gruppo H si troveranno faccia a faccia con le prime due del Gruppo F, dove sono inserite Germani Brescia, già affrontata nella prima fase, e Reyer Venezia.
Per quanto riguarda l’adattamento al campionato e alla vita spagnola, Kerem ha confermato di trovarsi bene.
“La Spagna mi ha trattato molto bene, credo che il campionato spagnolo sia uno dei migliori al mondo, direi il miglior campionato dopo l’NBA. Ogni squadra è competitiva, non c’è mai una partita semplice. Al di fuori della pallacanestro, siamo molto vicini a Barcellona, quindi c’è di tutto: mi diverto e mi trovo molto bene”.
Non poteva mancare una domanda su suo fratello Enes, al quale Kerem è molto legato, e che segue sempre.
— Kerem Kanter (@KeremKanter) December 3, 2019
“Ha cambiato squadra quest’anno, firmando per i Boston Celtics, con i quali ha iniziato la stagione molto bene. Credo sia uno dei migliori rimbalzisti che ci sono in NBA, direi che è il miglior rimbalzista offensivo del campionato. Credo che sia migliorato ogni anno, passando da Utah a Oklahoma City, poi New York, Portland e ora Boston: una grande esperienza per lui, che ha 27 anni… Ho seguito ogni passo della sua carriera”.
Ma anche Enes segue il suo fratello minore e le sue partite con la Penya!
“Certo, certo che lo fa. Magari a volte non riesce a guardare le partite per via della differenza oraria, ma condivide sempre le mie cose sui Social Media, poi parliamo prima e dopo gli incontri, quindi direi che abbiamo una relazione molto intensa, sì”.
[Immagine di copertina – ACB Photo / D. Grau]