NBA – Nella notte dei tributi a Kobe, Lillard ne fa 50 e i Blazers vincono sui Pacers. Bene Belinelli, ancora poco Melli.
Notte commossa quella che si e’ giocata su 8 campi NBA quella tra Domenica e Lunedì, nel ricordo dell’appena scomparso Kobe Bryant. Molteplici le partite iniziate con una o entrambe le squadre a commettere l’infrazione dei 24 secondi, in segno di lutto e proprio a ricordare il n.24 dei Lakers. Tante le dimostrazioni d’affetto e i video celebrativi proiettati nei megaschermi degli impianti in giro per gli Stati Uniti, con il pianto a dirotto di Tyson Chandler a commuovere l’intero Pepsi Center di Denver. Ahime’, pero’, come la filosofia americana insegna, nulla può e deve fermarsi. E il circo NBA non ha fatto eccezione, come forse neanche Kobe stesso avrebbe voluto, e la notte giocata ha riservato qualche sorpresa.
Come al Moda Center, dove un magnifico Damian Lillard ha scaricato 50 punti e 13 assist nella vittoria 139-129 dei Portland Trail–Blazers (20-27) sugli Indiana Pacers (30-17) aiutato dai 21 di Whiteside (con 14 rimbalzi) e dai 28 di McCollum. Gara dominata dai Blazers praticamente dall’inizio, nonostante la tripla doppia di Sabonis (27+14+11) dai 28 di Jeremy Lamb per i Pacers.
Altra sorpresa andata in scena allo Smoothie King Center, con i Pelicans (18-29) che eruttano con un Williamson da 21 punti e 11 rimbalzi sui Boston Celtics (30-15) pur con un Walker top scorer da 35 punti. Anche qui stessa storia, partita praticamente dominata quasi dall’inizio da New Orleans e il nostro Nicolo’ Melli che rivede il campo per soli 7 minuti, mettendo a segno 3 punti.
Interessante la sfida tra i Denver Nuggets (32-14) e gli Houston Rockets (28-17) per capire quanto la squadra di D’Antoni potesse restare attaccata al treno delle prime ad Ovest. Con il Joker in tripla doppia (24+12+11) e un Jerami Grant da 25 segnature, sono i Nuggets a farla franca per 117-110, e non bastano i 32 di uno sprecone Westbrook (10 palle perse) ai Rockets, ora appaiati ai Mavericks al quinto posto nella Western Conference.
Tornavano a visitare Toronto (32-14) Marco Belinelli e DeMar DeRozan insieme ai loro San Antonio Spurs (20-25), e non e’ andata benissimo la spedizione in Canada per il roster di Gregg Popovich. I Raptors di un implacabile Siakam, da 35 punti, non hanno risparmiato i texani, battuti per 110–106 in una sfida alla quale gli Spurs sembravano aggrappati negli ultimi minuti con la partita’ agganciata a 105, ma la tripla di VanVleet ha inesorabilmente chiuso i conti. Marco Belinelli ancora ottimo in doppia cifra (12 punti e 5 assist) ancora in soli 18 minuti di gioco, inclusa la tripla del possibile 109-108 scagliata nei minuti finali, a dimostrazione della dimensione del bolognese nello scacchiere di Popovich quest’anno. Speriamo le ultime convincenti prestazioni dell’azzurro possano convincerlo a farlo salire nella rotazione.
Nel derby di New York, i Knicks (13-34) riaffermano ancora una volta la loro supremazia storica (ma non sportiva, al momento) sui Brooklyn Nets (19-26) con un 110-97 al Madison Square Garden. Equilibrio durato fino a inizio del terzo quarto, con i Knicks spinti dai 22 di Randle (con 15 rimbalzi) e dai 21 di Morris a dilagare anche fino al +15, fino al risultato finale. 23 per il solito Dinwiddie sponda Nets.
Fuochi d’artificio alla State Farm Arena di Atlanta, dove gli Hawks (12-35) non ci stanno e travolgono i Washington Wizards (15-30) per 152-133 in una sfida tra due tra i migliori attacchi dell’NBA (e peggior difese, ndr). Trae Young, fresco di inserimento nel quintetto titolare ad Est all’All Star Game, la mette letteralmente due volte da metacampo ed esplode per 45 punti e 14 assist, vanificando i 40 del solito Bradley Beal per i Wizards. Hawks sempre avanti nel punteggio, con un massimo di +25 nella terza frazione.
Clippers (33-14) e Kawhi Leonard che vanno a vincere ad Orlando (21-26) per 112-97, con autorità. 31 punti e 14 rimbalzi per l’ex Spurs e Raptors, Dall’altra parte 15 per Carter-Williams. Magic che resistono fino a meta’ partita poi vengono spazzati dalla superiorità tecnica da parte del team di Doc Rivers, in una gara che in pochi volevano davvero giocare in campo.
Chiudeva la serata la sfida tra Phoenix Suns (19-27) e Memphis Grizzlies (22-24) con questi ultimi a far valere il fattore campo e rinsaldare l’ottavo posto ad Ovest grazie ad un 114-109 firmato da un Ja Morant da 14 punti nell’ultimo quarto (23 in totale). Morant prontissimo e ormai favoritissimo per il premio di Rookie of the Year, stanotte ben coadiuvato dai 20 di Jackson Jr e Brooks. Per i Suns, il solito Booker ne mette 36, mentre Oubre fa 27 con 9 rimbalzi.