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VL Pesaro: il presidente del Consorzio annuncia l’addio a fine stagione

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Per la Carpegna Prosciutto VL Pesaro la situazione è altamente preoccupante, non solo per la classifica, ma anche per il futuro della società. Il presidente del Consorzio Luciano Amadori, in un’intervista con Il Resto del Carlino di Pesaro, ha annunciato l’addio a fine stagione.

Un estratto delle sue parole.

“Nei prossimi giorni convochiamo un consiglio d’amministrazione del consorzio per vedere che strada prendere.”

Si smobilita? “Per quello che mi riguarda non sono dell’opinione di dare il via libera a qualche giocatore per incassare magari qualche soldo. Per quello che mi riguarda si va avanti con l’attuale organico e credo che sia la cosa più giusta anche nei confronti di tutti coloro che hanno sottoscritto gli abbonamenti.”

La società come sta? “La nostra è una società sana, con tutti i conti a posto: tutto è in chiaro. C’è il nostro impegno di arrivare fino alla fine conservando la società per la sua storia e per la città.”

Farà marcia indietro? “Mi sono preso questo impegno ma io faccio un’altra professione e cioè sono un industriale. Non sono un politico e quindi l’ultima cosa a cui penso è mantenere la poltrona.”

La differenza tra oggi e sette anni fa… “Quando siamo entrati, con la crisi che c’era, a metà campionato c’erano già difficoltà a pagare gli stipendi. Si facevano i salti mortali. Mentre oggi nessuno può vantare nulla e tutti sono pagati regolarmente.”

A fine campionato cosa accadrà? “In questi anni ho visto una cosa: e cioè che tutti coloro che sono stati invitati al palazzo sono rimasti affascinati dal clima e dall’ambiente. Vedo anche che ci sono sugli spalti tutte le domeniche che si gioca circa 4mila persone per cui spero che in mezzo a questa folla ci sia una persona che si faccia avanti per prendersi il carico di questa società.”

Strada vecchia per la nuova è sempre un… bel problema “Perchè? Non è vero. Come da tutte le parti il ricambio porta sempre con sé idee e nuove energie, lo poi il Consorzio non l’ho preso con un contratto a vita. Questo non è il mio mestiere. Di errori se ne sono fatti e al palazzo salgo sulle tribune per spiegare a quei ragazzi com’è la situazione”.

Il problema di fondo qual è? “I soldi.”