In un PalaVerde tutto esaurito, i padroni di casa privi di Nikolic, alzano bandiera bianca contro la corazzata Sassari, gli uomini di Pozzecco massimizzano una buona serata al tiro dalla lunga distanza e mandano un messaggio alla Virtus Bologna in attesa della sfida tra qualche giorno fra le V Nere e Milano.
La cronaca:
L’attacco di Sassari gira da subito a pieno ritmo, se in un primo momento il piano partita studiato da Menetti prevedeva un lavoro particolare sul gioco in post basso ospite, il sacrificio difensivo nel pitturato, libera spazio al tiro per la Dinamo, che dalla media e lunga distanza fa malissimo ai padroni di casa costringendo la DeLonghi a cambiare difesa; Treviso risponde di puro cuore, al di là del solito Logan, sono Uglietti, Chillo e Imbrò a suonare la carica per evitare un tracollo già nel primo quarto e al 10’ Sassari guida di 11 ma con la DeLonghi in scia seppur sul 18-29.
L’apertura del secondo quarto vede Sassari correre bene in contropiede, le percentuali dalla lunga distanza, sono ancora mortifere e in due possessi gli ospiti fuggono sul +17 con Menetti costretto al time out; la scelta di Treviso è quella di alzare l’asticella difensiva, soprattutto dal punto di vista della presenza fisica, sale il tono dei contatti e si scaldano gli animi, arriva anche il tecnico per Jerrells, nel frattempo Sassari prima scollina il +20, poi soffre il ritorno di Logan e compagni, che reggono in post basso nonostante il terzo fallo di Tessitori e colpiscono dalla lunga distanza, trovando il -14 con Alviti. Gli ospiti riprendono a martellare dalle loro sicurezze, spazio a Bilan ed Evans nel pitturato, Treviso regge l’urto, ma deve concedere diverse gite in lunetta, l’ultima su un’ingenuità di Uglietti, che preso dalla foga agonistica, colpisce Bilan prima che possa effettuare una rimessa; sono le ultime azioni del quarto che mandano le squadre negli spogliatoi sul 34-51.
Treviso dopo la pausa lunga, vuole provare a restringere il gap, la voglia però non va di pari passo con la lucidità nelle scelte, Sassari regge bene difensivamente, soprattutto negli aiuti, a questo si aggiunge la precisione dalla lunetta e si parte con un 1-8 di parziale che regala il +22 per gli ospiti.
Logan prova a ricordare ai suoi ex tifosi perché è considerato uno degli eroi dello scudetto sassarese del 2015, la Dinamo risponde di squadra alla prestazione della guardia americana e continua a guidare a cavallo dei 20 di vantaggio, il ritorno in campo di Tessitori nonostante il quarto fallo, permette ai padroni di casa di trovare un nuovo break che vale il -16. Pozzecco richiama all’ordine i suoi, il time out permette a Sassari di rialzare il livello difensivo, gli ospiti reggono sui cambi nella propria metà campo, Treviso sembra cedere alla distanza, si carica di falli e concede diversi passaggi in lunetta che Sassari tramuta in una forbice che sfora i 20 punti, prima del 59-79 che chiude il terzo quarto.
A Causa della situazione falli, Menetti lancia il suo quintetto azzurro, con spazio anche a Piccin, un 5-0 di break vale l’esultanza del PalaVerde, la Dinamo risponde con il tiro dalla lunga distanza, si sfrutta il lavoro di Bilan come perno per ribaltare il lato per i suoi tiratori, il risultato sono 4 triple in fila che valgono il 66-91 che chiudono di fatto la gara con 6’ ancora da giocare.
Gli ultimi minuti servono solo a delineare il punteggio finale, con cui la squadra di Pozzecco celebra il suo undicesimo successo in campionato, mentre Treviso, corta, incerottata e stanca, pensa al prossimo turno con Brindisi, al PalaVerde finisce 79-101