Sassari vola nel suo PalaSerradimigni, la squadra di Pozzecco guida dal primo all’ultimo secondo, respingendo ogni tentativo Bolognese di chiudere il gap che la Dinamo ha creato nel terzo quarto. Virtus troppo dipendente da Teodosic.
La cronaca:
Gara da subito molto accesa, Sassari si affida ai suoi punti forti, una difesa ricca di cambi sugli esterni per provare a correre in contropiede e tanto gioco in post basso, il risultato è un 10-0 di parziale che costringe Djordjevic al time out; l’entrata in campo di Teodsic fa cambiare marcia agli ospiti, la scelta di difendere su di lui con Pierre ed Evans concede spazio in area, Bologna legge bene questa situazione e quando colpisce dalla lunga con lo stesso play serbo, crea il contro break che vale il 17-15 con conseguente time out di Pozzecco. Vitali e ancora Teodosic fissano poi il punteggio sul 22-17 al 10’.
La Virtus prova a chiudere il gap sempre sfruttando il lavoro di Tedosic, capace di attrarre i raddoppi della difesa Dinamo, Sassari regge l’urto e colpisce dalla lunga distanza, i 6 punti del duo McLean Jerrells valgono il nuovo +9 a cui segue il time out di Djordjevic. L’idea del coach bolognese è quello di insistere sul suo play e cercare il più possibile di liberarlo a tiro, il serbo incanta in uscita dai blocchi e tiene a contatto i suoi, nonostante Sassari trovi la seconda insperata tripla di McLean.
Djordjevic decide di dare profondità e atletismo provando a coinvolgere Gamble, Sassari continua a rispondere dalla lunga distanza ai tentativi di rimonta virtussina, Bologna è costretta ad aprire la sua difesa e la Dinamo ritrova anche il gioco interno; i bianconeri provano ad attaccare i cambi impostati da Pozzecco, cercando sistematicamente un extra pass che costringa Sassari a ruotare, dall’altra parte del campo i biancoblu perdono un po’ di smalto dalla lunga distanza e offrono il fianco al ritorno ospite nel punteggio, anche grazie al fallo tecnico per Pozzecco: 43-38 al 20’.
Bologna chiude subito la forbice, la regia di Tedosic è una macchina perfetta e la Virtus deve solo eseguire le note orchestrate dal suo direttore; Sassari non si spaventa, cerca di rispondere sfruttando il gioco interno di Bilan ed Evans che si prendono di forza lo spazio nel pitturato avversario e permettono ai padroni di casa, di trovare ancora 9 lunghezze di margine.
La Virtus offre il fianco e Sassari morde, gli ospiti insistono con il tiro dalla lunga distanza, ma le percentuali calano, i padroni di casa costringono Bologna a collassare nella propria area dando spazio anche al tiro dalla lunga distanza, che Vitali tramuta nel massimo vantaggio sul 61-47.
Bologna prova a rimettersi in partita sempre con il lavoro di Teodosic, ma non riesce a mettersi in ritmo con tutti i suoi giocatori, Sassari, insiste con il lavoro difensivo sugli esterni e impedisce agli ospiti di trovare un parziale che possa voltare l’inerzia, Jerrells e Weems chiudono il quarto colpendo dalla lunga e al 30’ Sassari guida di 13: 70-57
Bologna prova ancora una volta a rientrare, il quinto fallo di Gamble fa variare le rotazioni di Djordjevic, quello che non cambia è l’assoluta dipendenza dalle giocate di Teodosic, nel bene e nel male, tutto passa per le sue mani e quando riesce a mettere in ritmo i suoi compagni, permette alla Virtus di riavvicinarsi, Sassari abbassa leggermente l’asticella dell’attenzione e vede gli ospiti di rimontare sino al -7.
Pajola e Cournooh si dimostrano delle alternative al loro play Serbo, ma il -4, carica i padroni di casa; Sassari riparte dalla difesa, i raddoppi funzionano così come il lavoro nel pitturato, Evans e Pierre salgono in cattedra e Bologna va alle corde, arrivano anche due recuperi che liberano il contropiede Sassarese e la Dinamo chiude la partita, l’inchiodata dello stesso Pierre vale il nuovo +13 e la Virtus alza bandiera bianca.
Gli ultimi minuti di gioco servono solo a delineare il punteggio finale, che premia Sassari per 91-77.