Tornano all’AT&T Center i Los Angeles Clippers dell’ex Leonard, tempestato da una pioggia di fischi soprattutto a inizio gara, quando gli Spurs se la stavano ancora giocando. Si perché l’MVP delle Finals in carica gioca solo 27 minuti, tempo di metterne 26 con 9 assist, e a meta’ del primo quarto la partita e’ gia’ incanalata sui binari giusti per i Clippers. “La maniera nella quale me ne sono andato da San Antonio, ciò’ che e’ stato raccontato dai media, non saprei il motivo di questi fischi” minimizza Leonard a fine gara “E’ una normale partita e c’e’ voglia di vincerla. Vedo tanti tifosi degli Spurs o gente di San Antonio che mi ringrazia per cio’ che ho fatto quando ero li’. Penso faccia tutto parte del gioco”.
Marco Belinelli entra a fine primo quarto e ne mette subito 8 nel secondo, con due triple in fila per cercare di rimanere in scia dei californiani. Nella terza frazione i Clippers scappano fino al +30 con diverse riserve in campo, tra cui i 20 del solito Lou Williams dalla panca. Nell’ultimo quarto rientra Marco, ma e’ semplice accademia visto il +29 Clippers a quel punto. Il bolognese fa in tempo a mettere altre due triple (4/5 alla fine) e chiudere con 17 punti a referto, e finalmente un buon quantitativo di minuti giocati (27 per la precisione). I Clippers chiudono con un comodo 134-109 anche grazie ai 21 di Harrell, mentre lato Spurs 24 del solito DeRozan – che si spegne dopo un ottimo inizio – e i 12 di un poco ispirato Aldridge, ricacciano gli Speroni sotto il 40% di vittorie ad Ovest, dietro i Kings e al decimo posto – attualmente fuori dai playoff.