Giorgio Zambellis: alcuni avranno imparato a conoscerlo in questi mesi sul nostro portale con i propri spunti e riflessioni personali, talvolta contro corrente, ma da personaggio mai con peli sulla lingua, e sempre con l’obiettivo e lo scopo di migliorare e far crescere il movimento della pallacanestro. Di seguito riportiamo le riflessioni del procuratore in una lettera inviata alla nostra redazione dopo i trionfi delle nostre nazionali nello scorso fine settimana:
Italia campione d’Europa under 20, e campione del mondo over 40,45 e 50 . Complimenti ai ragazzi naturalmente
che comunque hanno ancora da dimostrare un sacco di cose , ma per gli over mi sorge un dubbio…. tutti questi over un po di anni fa giocavano nelle serie professionistiche e semi tali fino a quando qualcuno ha deciso di nominarli “vecchi” e molti di questi rimasero senza squadra lasciando quello che più amavano….la pallacanestro. Per quanto mi riguarda questo si chiama delitto, perchè purtroppo certi anni non tornano più e questa gente si è sentita costretta al ritiro dal basket . Ora la stessa gente si è rimessa i pantaloncini e ha vinto i campionati mondiali e al loro ritorno magari saranno stati accolti con fiori e tappeti rossi proprio da quelli che dieci anni fa inventarono questa regola stupida mandando a casa chi per sua sfortuna aveva sforato in quel periodo i 30 anni……a 30 anni uno era vecchio !!!!!! Oggi gli over 40,45 e 50 secondo questi personaggi che emanano regole da anni a questa parte ,sono reputati highlanders…..ma come ???? Anni fa avete fatto tutto a levargli quello che non potete più restituirgli ,cioè la gioia di rincorrere un pallone , e ora? baci e abbracci ??…..!!! Vecchie purtroppo sono le vostre idee e la vostra mentalità retrograda , nello sport tutti hanno diritto a partecipare con regole eque indifferentemente dallo stato anagrafico . Vecchi siete voi che per levarvi da quelle persone avete bisogno di un intervento chirurgico …. L’unica cosa che avete fatto è stata quella di cambiare nome ogni anno a tutte le categorie esistenti ,tant’è che ormai neanche gli stessi giocatori si ricordano dove giocano e perché. I giovani devono giocare crescendo e non giocare per forza !!!! Chi merita gioca a 17 anni o a 45 anni punto e basta…e questa regola c’è da sempre non è scritta da nessuna parte è indelebile e non c’è bisogno di inventarla . Immaginate Usain Bolt che non lo fanno correre solo perchè fra un po avrà 30 anni……e magari ti fa i 100 metri prima dell’ auto !!! Gli anni nella carta d’identità sono solo un numero……e basta !!!