Risveglio col sorriso per i tifosi di OKC e di Gallinari. Infatti i Thunder, nell’undicesima ed ultima partita in programma nella nottata NBA, riescono ad espugnare il parquet dei Golden State Warriors (privi delle loro stars) col risultato finale di 100-97, trovando così la prima vittoria esterna stagionale.
Vittoria che sembrava un miraggio a tre minuti dalla fine, quando il tabellone recitava +13 Warriors. Ma per l’ennesima volta in questo inizio di stagione, OKC ha dimostrato di essere una squadra che non si arrende facilmente, ed anche grazie al blackout offensivo dei padroni di casa, è rientrata in partita e nel finale ha piazzato la stoccata vincente.
Grandi protagonisti della rimonta in casa Thunder sono stati i due playmaker, ovvero Chris Paul e Dennis Schröder, che hanno preso per mano i compagni e gli hanno portati ad una importante vittoria.
Buona prestazione anche per il nostro azzurro Danilo Gallinari, che mette a referto 15 punti (5/12 dal campo e 3/8 da tre), aggiungendo anche 7 rimbalzi, 6 assist, un recupero e soprattutto un importantissimo sfondamento subito nel momento del massimo sforzo per rientrare in partita.
Spesso raddoppiato dalla difesa di Golden State, il Gallo è stato in grado di trovare soluzioni valide, cercando l’assistenza per i compagni liberi, rivelandosi così d’aiuto alla squadra nonostante percentuali non eccelse.
Vittoria più sofferta del previsto ma ugualmente importante per gli Oklahoma City Thunder, che salgono a quota 6 vittorie stagionali e rimangono agganciati alla possibilità di entrare in zona playoff in una Western Conference sorprendente in questo avvio di stagione.
I Thunder saranno ancora impegnati in trasferta nella prossima partita in programma giovedì alle 4.00 italiane (prima della pausa del giorno del Ringraziamento), facendo visita ai Portland Trail Blazers dell’ex Carmelo Anthony e tornerando per la prima volta dopo gara-5 degli scorsi playoff al Moda Center, definibile come il luogo del delitto, in cui la dinastia di Westbrook ad OKC è terminata, quando la tripla di Lillard da oltre nove metri ha mandato i Thunder in pieno rebuilding.