Una grande prestazione di Evan Fournier (26 punti e 5/6 dall’arco) e il dominio a rimbalzo dei Magic (48-41, con 13 a testa per Vucevic e Aminu) sono le chiavi del successo dei padroni di casa sui San Antonio Spurs di Marco Belinelli, che perdono la sesta sulle ultime sette (5-7 ad Ovest allo stato attuale, appaiati ai Thunder di Gallinari).
Partono decisamente bene gli Spurs, con un DeRozan particolarmente ispirato (forse anche per le voci che lo vedono al centro di una trade proprio con gli Orlando Magic) e gli Speroni toccano anche il +16 durante il primo periodo. Marco entra poco prima della fine del primo quarto senza incidere, e segna il suo primo jump shot all’inizio del secondo quarto, prendendosi anche un fallo su un tiro da tre punti (solo 1/3 ai liberi per lui pero’). Il tempo di sbagliare un altro layup e Popovich lo rimette in panca sul +11 San Antonio.
I primi due quarti si chiudono sul +10 Spurs che sembrano poter mettere fine alla serie negativa all’Amway Center, ma a questo punto si svegliano di soprassalto Fournier e Terrance Ross che colmano il distacco con i texani fino al 66-66 a 5 minuti dalla fine del terzo parziale, texani che resistono anche grazie (ed e’ tutto dire) agli insperati punti dell’austriaco Poeltl (9 alla fine). Belinelli rientra sul parquet e ci rimane anche all’inizio degli ultimi 12 giri di lancette, e scava il massimo vantaggio Spurs a 10 minuti dal termine con una tripla che da’ l’87-80 per gli ospiti. Tempo di sbagliare altri due tiri e l’italiano e’ di nuovo in panchina – non rientrerà più.
L’episodio chiave si consuma a 13 secondi dal termine, quando la partita e’ punto a punto e un fallo su Aaron Gordon viene convertito ad antisportivo. I due tiri liberi di Gordon, possesso Magic, e altri due liberi di Vucevic sul possesso seguente sigillano il 111-109 finale per la squadra della Florida. Da rivedere ancora una volta l’intensità sotto le plance della squadra di Coach Pop. L’appuntamento e’ nella notte tra Sabato e Domenica all’AT&T Center quando gli Spurs ospiteranno un’altra delusa ad Ovest (al momento), i Portland Trait-Blazers di Lillard, per provare a metter fine ad una striscia che ha poco a che fare con il carattere e la determinazione di Popovich e Duncan, visti spenti a bordo campo a fine partita.
