La Dinamo abbatte la Virtus Roma, la squadra di Pozzecco, non abbassa nemmeno per un secondo l’asticella della lucidità e dopo aver concesso il fianco al rientro nel primo quarto degli ospiti, dalla seconda frazione in poi si concede un assolo, in cui non sembra accontentarsi mai, nemmeno dopo aver sforato i 40 punti di margine.
La cronaca:
Sassari presidia da subito il pitturato su entrambi i lati del campo all’avvio, in difesa regge sulle accelerazioni di Dyson e toglie dal gioco Jefferson, dall’altra parte del campo, Bilan è un faro che illumina l’attacco dei padroni di casa: 12-2 dopo poco più di tre minuti e time out Bucchi.
Il minuto di sospensione permette agli ospiti di entrare in partita; sale in cattedra Kyzlink, Roma riesce sia a correre in contropiede, sia a permettere al giocatore Ceco di attaccare il canestro con continuità, il risultato è un controparziale che vale il -4, nonostante Sassari continui a fare male in post basso con Evans e con le letture di Spissu.
Roma rientra definitivamente in partita grazie alle sue seconde linee, Rullo colpisce dalla distanza e grazie anche all’aiuto di Jefferson permette ai capitolini di portarsi a -1 in chiusura di primo quarto: 25-24 al 10’.
La gara si sporca, i contatti fisici crescono d’intensità, di pari passo al nervosismo in campo e nelle panchine, Spissu in due azioni raggiunge quota tre falli ma Sassari, trova comunque dagli esterni i punti per riallungare nel punteggio approfittando delle mani gelide di Dyson per gli ospiti e sfruttando la capacità di Vitali e Jerrells nell’uno contro uno.
Roma spegne completamente la lampadina, la mancanza di un punto di riferimento in attacco come Dyson, toglie certezze e idee, che unite alla capacità di Sassari di correre in contropiede, permette ai padroni di casa di dilagare in brevissimo tempo, sfruttando la precisione dalla lunga distanza di Vitali che martella e trascina i suoi sino al +20.
Piove sul bagnato con il tecnico a Dyson che fa sprofondare la squadra di Bucchi: 57-35 con magia di Jerrells sulla sirena al 20’.
La reazione della Virtus dopo la pausa lunga non arriva, Sassari continua a far male in post basso, Bilan è un rebus che Jefferson e Alibegovic non riescono a decifrare, Pierre è una sentenza dalla lunga distanza e i padroni di casa possono fuggire; dall’altra parte del campo, la giornata gelida di Dyson prosegue e Roma si ferma completamente in attacco, sprofondando sino al -30. La partita si può considerare chiusa già a metà del terzo quarto, la Dinamo in ogni caso, non abbassa l’asticella dell’attenzione, continua a giocare al massimo delle sue possibilità e dilaga infliggendo una lezione amarissima per gli uomini di Bucchi, segnano quasi tutti giocatori scesi in campo per Pozzecco e il punteggio finale è una sentenza impietosa: 108 Sassari 72 Roma, con il massimo vantaggio dei Sardi fissato a quota 44 sul 104-60