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Europeo U20: l’Italia cede alla Slovenia

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L’Italia perde la sua prima partita all’Europeo U20, cedendo alla Slovenia 65-61.

Decisiva alla fine è risultata la preponderanza dei lunghi sloveni, con sia Bolcina che Dimec che hanno raggiunto la doppia cifra alla casella rimbalzi. Non riuscendo a generare tante palle perse per gli avversari, la difesa azzurra ha fatto inceppare l’attacco, che non ha potuto giocare in campo aperto andandosi a schiantare contro la difesa slovena (24% da 2). L’Italia è rimasta a galla fino a quando è riuscita a segnare da 3 e quando è venuto bene il tiro da dietro l’arco non ha più segnato, con 13 punti negli ultimi 15′ e un solo canestro dal campo. Probabile infortunio per Laganà che ha giocato solo 7′ nel primo tempo.

 

La cronaca. È l’Italia che prova ad allungare con 2 triple che fissano il punteggio sull’8-2. È lenta ma inesorabile la rimonta slovena che che arriverà ad impattare sul 16-16 nel secondo quarto, con il primo parziale terminato sul 14-11 per gli Azzurri, che hanno fatto molto fatica a contenere i lunghi sloveni, in particolare Dimec, che come previsto alla vigilia, si rivela una brutta gatta da pelare. A tenere a galla l’Italia ci pensano le palle perse slovene (ben 5 alla prima difesa), marchio di fabbrica dell’Italia di Sacripanti. Con l’ingresso in campo di Tonut e Chillo cambia volto la partita, dopo il pareggio a quota 16 due bombe del giocatore di Trieste e un 2+1 di Imbrò portano l’Italia a +9 sul 25-16 con ancora 6’28 da giocare. La Slovenia riesce ad avvicinarsi con 5 punti in fila di Bolcina, ma ancora Tonut dalla lunetta (primo giocatore in doppia cifra della partita), mantiene le distanze. Dimec ancora accorcia (anche lui raggiunge la doppia cifra) e sul finale del quarto una tripla di Fallucca porta +7 gli Azzurri, sul 36-29. L’Italia ha fatto fatica questo primo tempo, sopratutto vedendo il dato relativo ai tiri da 3: ben 17 tentati contro i solo 13 da 2, a dimostrazione della fatica ad entrare in area contro i corpaccioni sloveni. Difficoltà che si fa sentire proprio per la taglia ridotta della spedizione azzurra. Ad inizio terzo periodo la truppa di coach Sacripanti prova a dare la spallata decisiva alla partita, sommergendo la difesa avversaria con ben 3 triple (2 di DellaValle, che non stava benissimo alla vigilia) che costringono coach Novakovic a chiamare timeout sul 47-34. La sospensione sortisce gli effetti sperati, l’Italia non segna più e, grazie al gioco sotto, la squadra dell’ex-Iugoslavia può accorciare fino al 49-47, quando dopo un fallo di Fallucca su un tiro da 3 di Rojc, coach Sacripanti è costretto a chiamare timeout. Rojc segna il libero supplementare e nell’azione successiva Bolcina con un tap-in porta in vantaggio la Slovenia e raggiunge la doppia doppia personale con 11 punti e 10 rimbalzi. Sul 49-50 si va all’ultimo quarto, con l’Italia che ha subito un devastante 16-2 di parziale negli ultimi 5′. La nostra Nazionale non segna più, anzi in generale nessuno segna e in 2’30 solo Rupnik realizza 2 punti su assist di Bolcina, che però commette 4° e 5° fallo e deve lasciare il parquet. Finalmente Della Valle realizza un lay-up e smuove il punteggio, ma non risolve i problemi in attacco dell’Italia che non segna più, se non su tiro libero. Non è da meno la Slovenia e la partita ristagna sul 54-54, con l’ultimo punto messo a referto da Cefarelli a 5′ dalla fine. Nulla di fatto per circa 3’30 quando Bratoz realizza due liberi. Dall’altra parte Landi subisce fallo, ma mette solo il primo e ancora Dimec ci castiga. Slovenia +3, Imbrò subisce fallo ma sbaglia anche lui il secondo. Bratoz è, invece, infallibile dalla lunetta e mette i due liberi del 56-60. La battaglia di liberi successiva non servirà ad altro che limare qualche tabellino, visto che anche la preghiera di Imbrò non centra il bersaglio. La partita finisce 65-61 per la Slovenia, con l’Italia che subisce la prima sconfitta a questi Europei.