Da una parte il tweet di Daniel Hackett, emblema dello scudetto numero 8, che saluta con un mojito, simbolo della movida e della spensieratezza dell’estate, Gigi Datome, nemico-amico della finale scudetto che vola in America; dall’altra al consapevolezza per i tifosi di Siena che la spensieratezza non è cosa, in questo momento, adatta alla città del Palio.
Lo stesso Hackett potrebbe essere costretto a fare armi e bagagli, per poter monetizzare la sua stagione e tenere in linea di galleggiamento la società di Viale Sclavo, che si ritrova con uno sponsor a corto di liquidità (per usare un eufemismo). Daniel potrebbe ritrovarsi quindi a cambiare squadra non tanto per sua volontà, quanto per “salvare” e rendere presentabile la stagione della MensSana. Un discorso simile era già stato fatto lo scorso anno, quando si dovette rinunciare ai vari McCalleb, Andersen, Lavrinovic. La situazione, però, nel frattempo è peggiorata drasticamente, con la banca-sponsor nella situazione che noi tutti sappiamo. Messa in conto la partenza di Moss (sirene blaugrana per lui) si rischia di rinunciare anche al giocatore MVP della Coppa Italia e dei playoff, sopratutto se Ferdinando Minucci non troverà una soluzione al problema-denari. Va letta anche in questo senso la scelta di giocare l’Eurolega a Firenze, nel tentativo di avere una maggiore visibilità anche a livello regionale e nazionale e incominciare a cercare uno sponsor extramoenia. Una questione importante si pone: sarà possibile procurarsi degli sponsor di un certo livello se già da quest’anno il budget non permetterà di proporre una squadra attrezzata per fare bella figura in Eurolega? La domanda è decisiva, anche considerando un altro fatto: voci sussurrano che Stefano Gentile, prima di approdare a Cantù, fosse stato fermato dalla società senese, che però non avrebbe potuto concludere a causa di un mancato soddisfacimento delle richieste del giocatore. Se confermate, queste voci sarebbero davvero un campanello d’allarme per i tifosi, visto che una situazione simile difficilmente si era mai vista da quelle parti. Anche il silenzio di questi giorni è preoccupante, visto che di solito a questo punto di luglio si aveva perlomeno un’idea di chi avrebbe vestito la maglia biancoverde. Non ci resta che sperare che ancora una volta Minucci possa fare le nozze con i fichi secchi e che il campionato italiano non perda un altro campione del calibro di Daniel Hackett, per non abbassare ulteriormente il livello della Serie A.