Sono 17 gli scontri giocati in A2 da Fortitudo e Treviso (in foto: P. Aradori / J. Parks – credits: Legabasket.it)
Tanti sono i fattori che possono incidere sul corso del tempo e modificare la storia dello sport più emozionante al mondo. Possono cambiare i colori sulla maglia, i nomi delle società sportive e perfino la categoria. Nulla di tutto ciò però ha potuto cancellare la rivalità sportiva tra Treviso e Fortitudo, acerrime nemiche del passato ed accomunate da un burrascoso passato societario. Questa sera, a chiudere la domenica cestistica, la massima serie ritrova il classico che negli ultimi anni ha infiammato il campionato cadetto. Due punti separano le società dopo le prime tre giornate di Regular Season, con la De Longhi Treviso intenzionata questa sera ad azzerare il gap e portarsi in perfetto equilibrio tra vittorie e sconfitte. La vittoria contro Pistoia ha ridato morale al roster trevigiano, impantanato a fondo classifica dopo la sconfitta di misura a Cremona e l’amaro debutto contro Milano tra le mura di casa. Percorso diametralmente opposto per la Pompea Bologna che ha assaggiato l’amaro calice della sconfitta soltanto domenica scorsa nella ostica trasferta sul campo della OpenjobMetis Varese.
Alla Enerxenia Arena a mancare, secondo coach Martino, sono state energia e mentalità. Difficile, per il tecnico fortitudino, pensare di battere una Varese in una serata dove tutto girava alla perfezione. Necessario per questo fare tesoro delle lacune palesatesi in terra lombarda e come sempre concentrarsi sull’affascinante sfida di stasera. Su questo si è concentrata la settimana di preparazione a un avversaria che può vantare grande atletismo e qualità. Attenzione a David Logan, identificato da Martino quale principale minaccia nonchè uno dei migliori nel suo ruolo in tutta la lega. Alla domanda sui rumors di dissidio nello spogliatoio nel post-trasferta, rimbalzati qua e la nei precedenti cinque giorni, Martino ha suggerito con un sorriso di non dare peso a “fake news” e speculazioni senza fondamento logico, oltre a sottolineare la compattezza del colletivo.
Privo del capitano Matteo Imbrò e di Davide Alaviti, l’allenatore della De Longhi Menetti ha mantenuto in conferenza un profilo umile nei confronti del grande classico di stasera, sottolineando i risultati positivi ottenuti dalla Fortitudo fin qui e rimarcando le lacune mostrate dal suo team contro Pistoia. Obiettivo a medio/lungo termine del capo-tecnico di Treviso è la costante crescita dei singoli e del gruppo. Sul breve termine invece sarà opportuno lavorare con cura per costruirsi una chance ed espugnare un PalaDozza tutto esaurito. Un inno al fair play e all’amore per la pallacanestro le parole di Matteo Chillo, bolognese di nascita e chiamato a sostituire capitan Imbrò: «Per me è sempre un’emozione giocare nella mia città, sarà bello tornare lì per questa partita che è sempre un match di cartello, non per niente saremo in diretta televisiva nazionale dal PalaDozza. Siamo entrambe squadre neopromosse, ma il fascino di questa partita è sempre particolare e sarà una bella sfida in una grande cornice di pubblico.»