L’Umana Reyer gioca alla pari contro il Partizan Belgrado, una delle grandi favorite della 7Days Eurocup, nel giorno dell’esordio nella seconda competizione continentale, ma si deve arrendere, in un concitato finale, per 63-66.
Assenti Stone e Mazzola, gli orogranata partono con De Nicolao, Tonut, Bramos, Daye e Watt, che sblocca il punteggio. La partita è molto fisica, di alto livello. L’Umana Reyer cerca il pitturato, anche con le penetrazioni degli esterni e risponde al 4-7 ospite (4’) superando a metà quarto sull’8-7. L’unica tripla orogranata del quarto (su 9 tentativi) è quella del pareggio di Chappell a quota 11 al 6’30”, poi però gli ospiti allungano e, in un match a basso punteggio, chiude il primo quarto avanti 11-19.
Vidmar, con un libero, torna a muovere il punteggio veneziano dopo 4’ in apertura di secondo quarto, quando però il Partizan allunga fino a doppiare l’Umana Reyer sul 12-24 al 12’30”. Al rientro dal time out di coach De Raffaele, la risposta orogranata è un 4-0 firmato Watt-Bramos (16-24 al 13’), seguito però dal terzo fallo di Daye. Dopo essere tornata sotto anche di 12 (18-30) al 26’30”, l’Umana Reyer alza però il livello difensivo, si crea seconde opportunità con i rimbalzi offensivi (ben 6 nel primo tempo) e si riavvicina con un finale di tempo in cui si mette in mostra Filloy: tre canestri di fila per il 26-30 all’intervallo lungo.
Il break arriva a 10-0 con De Nicolao a inizio ripresa, poi il Partizan si sblocca dopo quasi 5’ con la tripla di Paige ed è di nuovo a +9 (28-37) al 22’30”. Dopo il time out, Daye spende il quarto fallo e, in un match che resta a basso punteggio, gli ospiti ritrovano la doppia cifra di vantaggio (32-42) al 26’30”. Ma l’Umana Reyer, ancora una volta, non molla: riparte dalla tripla di capitan Bramos e, cercando i lunghi, Vidmar in particolare, lima punto su punto. Al 29’ è così 41-46, poi De Nicolao mette sulla sirena la tripla del 44-48.
L’ultimo quarto si apre con un altro canestro da 3, di Chappell, anche se gli orogranata commettono infrazione di 24” nell’azione del possibile sorpasso, così il Partizan, con le triple, riallunga: 47-54 al 32’30”. L’Umana Reyer torna a muovere dopo 3’30” con Daye (49-54 al 34’) il punteggio, che rimane basso (51-55 ancora di Daye al 34’30”) e il Partizan riprova così l’allungo sul 51-59 al 36’30”, con pronto time out veneziano. Daye continua a caricarsi sulle spalle l’attacco orogranata ed è 56-61 al 38’, anche se poi il numero 9 esce per 5 falli. È capitan Bramos, con un canestro “dalla spazzatura” e una tripla, a riportare l’Umana Reyer a un solo possesso di ritardo a -42” (61-64). Gli orogranata difendono perfettamente, concedendo una rimessa con 2” sul cronometro dell’azione a -20”: il Partizan non segna, ma viene visto un fallo di Filloy nel tagliafuori su Mosley, che fa 1/2 (61-65) a -17”. Bramos trova due rapidi (63-65 a -10”), Gordic fallisce due liberi a -9”, ma il rimbalzo, smanacciato da Watt, è nelle mani di Walden, a cui basta un libero per chiudere il match sul 63-66 a -7”, visto che la tripla finale di Bramos non va e il rimbalzo è nelle mani di Mosley.
Umana Reyer Venezia – Partizan Nis Belgrado 63-66 (11-19; 26-30; 44-48)
Umana Reyer: Udanoh 2, Casarin, Bramos 12, Tonut 2, Daye 9, De Nicolao 9, Filloy 6, Vidmar 5, Chappell 8, Pellegrino ne, Cerella 4, Watt 6. All. De Raffaele.
Partizan: Walden 5, Zagorac ne, Paige 14, Gordic 7, Parakhouski 2, Jaramaz 12, Velickovic ne, Bircevic 3, Jankovic 2, Thomas 13, Peiners, Mosley 8. All. Trinchieri.
Ufficio Stampa Reyer Venezia