Come riportato da Il Resto del Carlino di Bologna e Il Gazzettino, al termine della sfida di campionato di domenica tra Pompea Fortitudo Bologna e Umana Reyer Venezia ci sono stati dei tafferugli fuori dal Paladozza e la situazione sarebbe potuta degenerare senza il pronto intervento della Digos.
Il Gazzettino scrive che “tra le tifoserie Fossa dei Leoni e Panthers c’è sempre stato un rispetto reciproco che ha radici lontane, rafforzato dal nemico comune, Treviso”.
Secondo le ricostruzioni, un gruppo di ultras della Effe avrebbe aggredito subito all’uscita del palasport i supporters veneziani che stavano salendo sul pullman per tornare a casa. Una quindicina i felsinei, armati di spranghe, bastoni e cinghie. Ne è nata una rissa con la tifoseria veneziana che non si è tirata indietro. Lite che è stata interrotta dalla polizia. Dopo qualche minuto la situazione è rientrata nella normalità e i tifosi della Reyer hanno potuto fare ritorno a casa.
Non è chiaro se l’agguato sia stato conseguenza di qualche frizione maturata durante il match o l’azione fosse pianificata in partenza a prescindere.
Da quanto si è capito però, come scrive Il Gazzettino, i tifosi bolognesi coinvolti non sarebbero della Fossa, bensì una fazione di dissidenti, slegata dalla tifoseria organizzata.
La Digos starebbe quindi controllando le telecamere della zona e le riprese della scientifica della questura bolognese per comprendere bene la dinamica degli incidenti e prendere provvedimenti che potrebbero coincidere con un Daspo.
Rimane un brutto segnale che la pallacanestro italiana non si può permettere.