Gregg Popovich: “Parlare delle nostre defezioni è irrispettoso per la Francia e le altre squadre”
FIBA.basketball
Gregg Popovich, coach di Team USA, analizza in conferenza stampa la sconfitta degli Stati Uniti contro la Francia per 89-79. Inizialmente risponde ai giornalisti presenti con poche parole.
“Alle Olimpiadi? Ci sarà un altro Team USA, sicuramente. La prossima partita con la Serbia? Una come le altre, entrambe avevamo obbiettivi differenti.”
Poi elogia la vittoria degli avversari.
“È la migliore rappresentativa della Francia che abbia mai visto in vita mia. Hanno giocato bene su entrambi i lati del campo. Non è solo una forte squadra offensiva in esecuzione. Queste non sono solo alcune individualità che giocano nel loro angolo. Giocano anche molto bene in difesa, sono molto atletici. Hanno giocato bene individualmente e collettivamente in difesa. cambiano, aiutano sulla palla, assicurano il rimbalzo. Si completano perfettamente a vicenda e tutti i pezzi si attaccano perfettamente tra loro. Hanno profondità di forza. E penso che abbiano fatto un ottimo lavoro, stasera sono stati meravigliosi.”
Poi, si parla di defezioni che hanno colpito la squadra statunitense che è stata costretta convocare “gregari NBA” come per esempio Joe Harris, Derrick White o Mason Plumlee. E l’allenatore dei San Antonio Spurs non è d’accordo.
“Credo sia una grande mancanza di rispetto anche solo parlarne, e dire cose come: “Ehi, vi mancava questo o vi mancava quello”, è una mancanza di rispetto nei confronti della Francia e di tutte le altre partecipanti a questo torneo. La Francia ci ha battuto, non importa chi fossero i nostri giocatori, non potrei essere più orgoglioso di loro, che hanno deciso di sacrificare la propria estate per venire qui senza avere mai giocato insieme. Sono scesi in campo e hanno lottato, meritano che gli venga riconosciuto. Così come la Francia merita i complimenti per la vittoria. Non serve a nulla parlare di chi gli USA non avevano, degli altri. Non esistono gli altri, questi sono i ragazzi che avevamo qui. E hanno fatto un grande lavoro, sono fiero di loro.”