Sant’Antimo a Jesi per dimenticare il ko interno contro Reggio
Mancano cinque giornate alla fine di questo entusiasmante campionato di LegaDue e ogni possibile scenario con lotte ancora aperte per la promozione diretta in A, per un miglior piazzamento ai playoff e, soprattutto, per la permanenza in categoria. La Fileni BPA Jesi attende al PalaTriccoli i napoletani della Pallacanestro Sant’Antimo. La squadra di coach Stefano Cioppi, reduce dalla vittoria interna di domenica contro Forlì, è alla seconda partita consecutiva tra le mura amiche ed ha tutta l’intenzione di migliorare l’attuale settimo posto, condiviso con la neopromossa Brescia, puntando proprio sul caloroso pubblico del PalaTriccoli dinanzi al quale ha perso solamente una volta, contro Scafati e di un solo punto, nelle cinque partite giocate fino a questo momento nel girone di ritorno. I napoletani, invece, sono reduci da una settimana piuttosto movimentata dalle polemiche, partite dalla direzione arbitrale della scorsa gara con ReggioEmilia e proseguite con la voce sempre più insistente della possibile penalizzazione conseguente ad una irregolarità burocratica commessa (ne parleremo a tempo debito), che però non sembra aver intaccato l’umore e la serenità dei ragazzi di coach Gennaro Di Carlo. Dopo le rassicurazioni pervenute dalla stessa dirigenza napoletana, infatti, Bell e compagni hanno svolto un ottimo lavoro di preparazione nel tentativo di raggiungere al più presto quota 22 punti che, secondo Di Carlo, potrebbe regalare anzitempo la salvezza ai suoi ragazzi.
Nella gara d’andata, giocata al PalaBleu di Monterusciello, fu l’Igea Sant’Antimo a spuntarla per 75-70 grazie ad una gran prestazione di Campbell, Cittadini e di Moraschini. La differenza canestri, considerata la distanza tra le due squadre, serve a ben poco ma è fondamentale per le due squadre portare a casa i due punti. Jesi per inanellare la seconda vittoria consecutiva e Sant’Antimo per riscattare prontamente il ko interno contro la Trenkwalder ReggioEmilia.
Chiave Tattica
Una partita molto interessante e dai numerosi risvolti che può assumere durante il suo svolgimento. Primo dato sicuramente da tenere in considerazione, e che fa propendere decisamente il pronostico in favore dei padroni di casa, sono le cifre dei punti segnati e subiti dalle due formazioni. In questo girone di ritorno la Fileni Jesi ha una media di ben 84,5 punti realizzati tra le mura amiche ai quali si vanno a frapporre i “soli” 67 punti di media realizzati dai napoletani quando sono lontani dal PalaPuca. Da questo dato emerge dunque, che per tentare il colpaccio coach Di Carlo dovrà architettare una signora difesa che riesca a limitare lo score dei padroni di casa e allo stesso tempo trovare la chiave giusta per alzare i propri di punti realizzati, cercando di ottenere un contributo importante da tutti gli uomini dello starting five (Moraschini compreso) considerato che quello avversario ne realizza (senza l’ausilio della panchina) ben 75.
A Jesi, dunque, sembra possa bastare una prestazione lineare e senza sbavature per sbarazzarsi di Sant’Antimo la quale, però, sta dimostrando ogni partita di più di essere una squadra “camaleontica” capace spesso di adattarsi alle esigenze e caratteristiche di tutti gli avversari. Se la sfida tra gli esterni sembra ad armi pari tra le due formazioni, con McConnell e Troy Bell sugli scudi, fattore determinante della potrà essere la diversa interpretazione e di stile di gioco dei lunghi Jesini contro quelli napoletani. In particolare, sarà fondamentale l’esito dello scontro tra il giovane ed esplosivo Jeffrey Brooks (16.3 punti e 6 rimbalzi di media nei 35 minuti di utilizzo), più devoto al gioco sotto canestro, ed al più esperto e statico Kommatos (12 punti e 7 rimbalzi di media), micidiale dall’arco.
Media
Sarà possibile seguire la partita, a partire dalle 18:15 di domenica 1 aprile, attraverso la radiocronaca di Radio “Rve Fm Top Radio” (Jesi) e quella di RadioClub91 (90.80 Mhz per Napoli e provincia o su www.club91.it)
Gli arbitri dell’incontro saranno i signori: Alessandro Martolini di Roma, Francesco Paronelli di Gavirate (VA) e Nicola Ranaudo di Milano.
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