Settimana cruciale in casa Virtus, visto che nell’incontro di giovedì tra Bruno Arrigoni e il resto della dirigenza “operativa” (Villalta-Bottai-Albertini), si deciderà il futuro di Poeta e Gigli e quindi dell’assetto della squadra la prossima stagione.
In caso di permanenza di entrambi si opterà per il 5+5, mentre se uno o tutti e due partissero si deciderà giocoforza per il 3+4+5. Se dovessero rimanere entrambi, saranno di ricontrattare i compensi per la prossima la stagione, visto che il presidente Villalta li ha più volte definiti “troppo onerosi”. Oltre al contratto futuro, però, Gigli pochi giorni fa ha parlato del famoso “pregresso” che attanaglia la Virtus. Mancherebbe, infatti, qualche emolumento sul conto in banca del lungo romano, ma da quest’orecchio Villalta non ci sente, attribuendo la colpa alla gestione Sabatini. Si vorrebbe evitare il muro contro muro, ma la situazione non sembra delle migliori. Inoltre Gigli può uscire dal contratto entro il 30 giugno a cifre irrisorie e l’offerta di Reggio Emilia è sempre lì sul tavolo. Discorso simile per Poeta, che però non ha clausole d’uscita, ma è cercato da Venezia.
A fine settimana si saprà di più sulla forma della Virtus di coach Bechi, che intanto ha confermato Gaddefors e fatto firmare un contratto di 5 anni a Fontecchio, sistemando così il ruolo di ala piccola.
