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Jonathan Gibson ci riprova in NBA: sarà la volta buona?

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Ormai la notizia era nell’aria da parecchio tempo ma ora è arrivata l’ufficialità tramite un comunicato dei Milwaukee Bucks,la guardia americana ex Brindisi Jonathan Gibson si unirà alla franchigia per i workout di fine stagione(test atletici e fisici) cercando di strappare un opzione per la summer league ed entrare nella massima lega americana. 

Il folletto nativo di West Covina non ha mai nascosto la sua aspirazione nel voler approdare nell’ NBA,tant’è che l’anno scorso partecipò con i Boston Celtics alla Summer League sciorinando ottime prestazioni intervallate da partite in chiaroscuro. Il profilo delineato dai vari scout americani parlava chiaro: ottimo tiratore dalla lunga distanza ed elevata capacità di costruirsi il tiro in isolamento accompagnato però da una poca propensione al playmaking,non avendo la fisicità per potere affrontare la lega da point guard. Finita l’esperienza tornò in Italia per affrontare la Lega A con Brindisi,squadra che aveva trascinato con le sue prestazioni alla promozione dai playoff della Lega Due. 

Ma andiamo con ordine. Jonathan Gibson cresciuto nell’università di New Mexico State,dopo un esperienza in Israele, approda nel 2011 in Turchia al Trabzonspor,dove mette in mostra le sue grandi doti da realizzatore divenendo il primo marcatore del campionato con la media di 19.9 punti a partita non riuscendo tuttavia a salvare la squadra che termina la stagione all’ultimo posto. Fu così che nel Maggio del 2012,grazie ad una grande intuizione dell’allora DS Alessandro Giuliani(ora nuovo GM), JGibb approda a Brindisi in Lega Due pronto a sostenere i playoff per centrare la promozione nella lega superiore. 

Arrivato in tempo per l’ultima partita della regular season,dimostra subito di quale pasta sia fatto trascinando i compagni con 19 pt alla vittoria sul campo di Scafati permettendo così il raggiungimento del secondo posto in classifica,poi rivelatosi fondamentale.Non occorre molto tempo agli addetti ai lavori per intuire realmente le potenzialità del ragazzo, che scombina completamente le carte in tavola nei playoff con una media di 24.6 pt in 10 partite,divenendo l’idolo dei sostenitori brindisini e l’artefice del ritorno in serie A a distanza di un anno dalla cocente delusione per la retrocessione(score di 10 partite vinte e 1 sola sconfitta). 

Dimostrandosi un vero e proprio crack per la Lega Due,Gibson come detto prima cercò fortuna in America, ma tornato senza un contratto non gli mancarono certo le richieste da mezza Europa. Grande importanza ebbero le doti diplomatiche e persuasive di coach Bucchi,che partito per visionare giocatori USA, parlò costantemente con il ragazzo e la sua famiglia convincendolo a rimanere un altro anno a Brindisi. Toccando i tasti giusti, Jonathan venne pungolato dal coach convinto che un esperienza nella lega A Italiana potesse farlo crescere mentalmente percorrendo una trasformazione da guardia pura in playmaker, unica via per avere un futuro in NBA vista la fisicità dei giocatori d’oltremanica. 

Operazione però che fallì dopo poche partite di campionato, in cui Gibson dimostrò la sua non elevata propensione da ragionatore e la sua tendenza a mettersi in ritmo da solo, non attuando quel processo di crescita che doveva portarlo ad essere il play della squadra. Di comune accordo “il patto” si sciolse e tornando a giocare da guardia, l’americano incantò diversi palazzetti italiani portandò l’Enel Brindisi alle Final Eight di Coppa Italia da settima classificata,portandolo agli onori della cronaca per il primato di miglior realizzatore insieme a Donnel Taylor di Reggio Emilia. Solo un finale di stagione opaco per via della caduta libera della squadra brindisina e una condizione fisica deficitaria,lo spodestarono dalla vetta dei marcatori chiudendo comunque con una media di 18.4 pt tirando dal campo con il 54% da 2 e il 33% da 3 per una valutazione di 14.2.

Curiosità: insieme a JGibb un altro ex giocatore brindisino farà parte del training camp dei Bucks,Cedrick Jackson arrivato nel 2011 a campionato inoltrato non riuscendo a dare una mano per il raggiungimento della salvezza. Altri volti noti che hanno calcato i parquet italiani sono Hickman(ex Casale Monferrato e Pesaro), Brackins(ex Biella), Lighty e Sundiata Gaines (ex Cantù), K.C. Rivers( visto a Treviso e alla Virtus Bologna) e Gal Mekel anche lui ex Benetton Treviso. 

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