L’epilogo di gara 7 con la netta vittoria di Roma ai danni di Cantù, sancisce la fine di una serie estremamente equilibrata combattuta e lottata su ogni pallone, ma nel pieno spirito sportivo sia sugli spalti che in campo.
Nel clima infuocato di queste varie serie playoff tra accuse reciproche e gesti poco consoni tra giocatori e addetti ai lavori,la serie tra romani e canturini ha esaltato il vero spirito agonistico ma non per questo scorretto, che ci piace vedere sul parquet e in tribuna.
Le due tifoserie hanno sempre incitato la propria squadra senza offendere l’avversaria,tenendo fede ad un gemellaggio che ha trasmesso colore e passione; i giocatori pur avendo duri scontri di gioco hanno sempre teso la mano sia in campo che fuori, come dimostrano i tweet di Mancinelli e Brooks.
Il capitano della nazionale nel post gara 3 chiese scusa a Taylor per un colpo involontario sferrato sul setto nasale già operato dell’americano,ricevendo dallo stesso la risposta di non preoccuparsi essendo stato uno “scontro di gioco”.
Ieri si è avuta l’ennesima dimostrazione da parte di Jeffrey Brooks che si è congratulato con Datome per la finale raggiunta,tweettando il suo orgoglio nell’aver dato vita ad una grande battaglia con un grande giocatore qual’è l’italiano. Dovrebbe essere la normalità ma troppe volte non lo è. Questo è il basket che ci piace!
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