Sassari confeziona il suo 1-0 nella serie e difende il fattore campo; gara equilibrata e piacevole, che si decide solo nel finale con Sassari che si dimostra cinica e lucida, nei momenti più caldi della gara.
Polveri bagnate ad inizio gara, le difese hanno la meglio sugli attacchi, con Pierre sacrificato per togliere dalle soluzioni offensive ospiti Moraschini, prima che le percentuali al tiro si alzino; Sassari è protagonista nel pitturato con Cooley e Thomas, ma Brindisi è capace di replicare dalla lunga distanza con Gaffney chirurgico nel punire gli aiuti della difesa Sassarese. Brown cerca di non caricarsi di falli, Pozzecco riduce le sue rotazioni e Cooley fa la differenza in chiusura di quarto nell’area avversaria, 10 punti per lui e primo quarto sul 25-19.
Da una parte il talento di Thomas, dall’altra l’estro di Banks, il secondo quarto si apre con una serie di perle balistiche che strappano gli applausi del PalaSerradimigni, il quintetto piccolo di Sassari però, senza un centro di ruolo, alza il livello difensivo della squadra di Pozzecco e ferma il rientro Brindisino, allungando sino al +9.
L’Happy Casa come di consueto, non si tira indietro, prova a sfruttare l’assenza di Cooley dal pitturato, cercando i raddoppi su Brown e trovando lo spazio per Moraschini, l’azzurro pesca 5 punti in fila e richiude lo strappo con Pozzecco costretto al time out.
E’ il solito Thomas, mai sostituito da Pozzecco, a bloccare l’inerzia Brindisina, ma il finale di quarto vive ancora di strappi da entrambe le parti, l’intensità è altissima e il ritorno in campo di Cooley, vale il nuovo break per i padroni di casa e la prima parte di gara si archivia sul 42-38.
Nonostante il terzo fallo di Brown Vitucci non varia le sue rotazioni in apertura di terzo quarto, mentre Pierre sale in cattedra al ritorno dalla pausa lunga; sono loro due ad animare l’inizio della ripresa che, come da fotocopia del primo quarto, vede gli sforzi difensivi più determinanti degli schemi d’attacco; in campo si percepisce diverso nervosismo e la mossa di Vitucci di mettere Brown suThomas paga i dividendi sperati, tanto da consentire agli ospiti di trovare il +4; Sassari reagisce con la difesa, la panchina a disposizione di Pozzecco porta quella capacità di reggere sui cambi che si tramuta in punti in contropiede che impediscono a Brindisi di prendere in mano l’inerzia.
Il time out di Vitucci non porta gli effetti sperati, anzi, arriva un nuovo break da parte dei padroni di casa, sono 13 i punti in fila, figli delle triple costruite dai pick and pop dell’attacco sassarese, guidato da un ottimo Spissu e dalla forza a rimbalzo dei padroni di casa; è Chappell a fermare l’emorragia, ma Sassari non si arresta e trova il primo vantaggio in doppia cifra con il quarto che si va a chiudere sul 67-59 con grandi proteste Brindisine dopo un fallo tecnico allo stesso Chappell e per un mancato fischio su un contatto su Banks.
Sembra ancora una volta una partita decisa dagli strappi, ma dopo una prima parte di quarto ancora condizionato da diversi errori, figli di sforzi difensivi su entrambi i lati del campo, arriva il break che decide la gara.
E’ Spissu a guidare la riscossa Sassarese, il play di casa è lucido in regia e decisivo in finalizzazione, prima trova la tripla del più 11, poi arma la mano di Pierre che porta i suoi sul +14, Brindisi ha voglia e tempo per rientrare, ma lucidità cala possesso dopo possesso, le forzature aumentano e Sassari grazie anche alla supremazia a rimbalzo guida senza problemi, aggiornando il massimo vantaggio a quota 16 e chiudendo la partita.
Finisce 89-73 e 1-0 Sassari.