LegaDue – Il punto sulla 25.a giornata
In Ciociaria dinanzi al pubblico amico la Prima Veroli risulta infermabile e sfodera un’immensa prova contro la capolista Givova Scafati. Il passivo finale sarà pesante, a testimonianza di un effetto sorpresa che in quest’annata di LegaDue non sarà mai sopito. Il risultato finale sarà 85-70 per i giallorossi di Nando Gentile. Tra questi lo show di Jarrius Jackson con 34 realizzati, 16+4 di Cortese e 12+8 di Lee. Per i salernitani di patron Longobardi ce ne sono 24+4 di Casini, 11+14 di James Thomas e 19+4 di Paul Marigney.
Scendendo in Campania, si assiste alla sconfitta interna dell’Igea S.Antimo contro la Trenkwalder Reggio Emilia per 71-80. Il team emiliano dopo essere stato sotto per metà gara ha tirato fuori nel terzo e quarto periodo la personalità e l’orgoglio tipico di chi è abituato a lottare per i vertici della categoria. Ai campani non sono bastati quattro uomini in grande spolvero come il solito Bell da 25+11, Campbell (14), Cittadini (12+7) e Kommatos (14+5). Per gli ospiti di Coach Menetti superlativa gara dell’americano Dawan Robinson (25+5, 4 ass e 12/12 ai liberi), supportato da un Donell Taylor ancora una volta ispirato (16+5).
Al Centro Sportivo S.Filippo di Brescia la Centrale del Latte Brescia di Coach Dell’Agnello si impone di forza contro l’Enel Brindisi di Piero Bucchi per 81-71, tale sconfitta risulterà meno dolorosa per i pugliesi alla luce delle tre debacle delle squadra di testa. I lombardi sciolinano una prestazione incredibile dal punto di vista difensivo recuperando 26 palloni nell’arco della gara contro gli 11 degli ospiti. Dal punto di vista realizzativo la situazione è pressochè equa. Quattro gli uomini in doppia cifra per i bresciani (Thompson 19, Bushati 10, Ghersetti 15+7 e Goldwire 18) contro altrettanti quattro migliori realizzatori brindisini: Hunter (15), Renfroe (15+7 e 6 ass), Borovnjak (10+12) e Giuri (14). Mai circostanza più idonea a conferma dell’antico proverbio cestistico: “E’ la difesa che fa vincere le partite!”.
In una giornata povera di colpi esterni la seconda squadra in grado di espugnare il parquet nemico è stata la Sigma Barcellona contro la mal capitata Morpho Piacenza. I siciliani hanno portato a casa il match grazie ad una migliore media realizzativa totale e a rimbalzo (36-33 il conto finale). Sono ben 6 gli uomini di Coach Sacco a scriversi a referto con più di dieci punti a segno: Lukauskis (11), Green (16+11 e 10 assisit!), Hicks (11), Bucci (13), Dordei (11) e Martin (10+5). Per i padroni di casa la magra consolazione sono i 12 di Voskuil, la doppia doppia di Anderson (13+10), i 10+7 di Passera e i 25 di Harrison. Alla sirena finale il tabellone recita: 72-81.
Al PalaTriccoli di Jesi sembra si rivede un finale thrilling simil Avellino-Biella di Serie A. La Fileni BPA Jesi vince 81-79 contro la MarcoPoloShop.it Forlì in un match che ha visto il team forlivese inerme dinanzi alla facilità con cui i marchigiani andavano a canestro nei primi due periodi. Negli utlimi due quarti si è assistito ad un brusco rientro in gara della banda di Nenad Vucinic con parziali in grado di riportare il match sul filo dell’equilibrio, che ha regnato fino al 40° minuto di gara. Per i gialloverdi di Coach Cioppi in evidenza: Maggioli (13+11), Hoover (13+5), Migliori (13+5) e un Jeffrey Brooks implacabile (25+9). Per i romagnoli da segnalare le buone prestazioni di Nardi (10) , Roderick (27+6) e Huff (23+6).
Chiudiamo la giornata, in cui la Domotecnica Ostuni ha osservato un turno di riposo, con la vittoria casalinga dell’Aget Service Imola contro la Conad Bologna. I ragazzi di Zare Markovski hanno vinto un solo quarto su tre manifestando poca voglia di combattere soprattutto nei primi due quarti di gara. La truppa di Coach Fucà ha inscenato una prova di compattezza espressa attraverso una difesa aggressiva e una buona esecuzione dei giochi d’attacco con tiri puliti. Saranno quattro gli uomini decisivi in maglia imolese alla fine del match: Kotti (11+7), Prato (12), Whiting (16+6) e Dupree (17+12). Per i bolognesi inutili i 21 punti di Kelley, i 13+11 di Yango e i 10 di Brett Blizzard.
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