Riccardo Bolpin: “Finché la matematica ci darà una sola speranza, proveremo a fare il miracolo”
Dopo la sconfitta con Torino, tocca a Riccardo Bolpin fare il punto della situazione in casa OriOra: “La classifica è indubbiamente brutta -afferma il playmaker veneziano- ma finché la matematica ci dà una speranza, ognuno di noi deve crederci con tutte le sue forze. La situazione è molto complicata, purtroppo ci siamo messi nella scomoda situazione di dover dipendere anche dai risultati altrui, ma mancano ancora quattro partite e la motivazione che ci deve spingere a continuare ad allenarci sta proprio nella volontà di provare a compiere un miracolo sportivo”.
Al di là dell’aspetto puramente matematico, tuttavia, i numeri dicono che la squadra ha vinto appena cinque partite su ventisei e forse per la salvezza non basterebbero nemmeno due successi nelle ultime quattro giornate: “Adesso -taglia corto Bolpin- non so quanto senso abbia pensare a queste cose. Credo che ognuno di noi da adesso in poi debba scendere in campo come se fosse a giocarsi una finale, una partita in cui si decide tutto. Non conta quello che hai fatto finora o quello che farai dopo: conta solo il match che stai giocando e nient’altro”.
Contro Torino la squadra ha sofferto molto all’inizio e nel finale: “Domenica -afferma il 22enne giocatore biancorosso- non abbiamo fatto una brutta gara. E’ vero, abbiamo approcciato male la partita, ma poi abbiamo reagito e nel terzo quarto siamo stati anche avanti di sei punti… Purtroppo nel finale ci siamo persi e loro ci hanno puniti con due giocate di talento puro da parte di Wilson, ma credo che la squadra abbia dato comunque dei segnali di continuità, dopo la partita di Bologna. Credo che dall’arrivo di Paolo Moretti ci sia stata una scossa, almeno sul piano emotivo e quindi per queste ultime quattro partite dobbiamo provare a essere positivi”.
Proprio contro i piemontesi, sono tornati fuori i vecchi fantasmi di una squadra incapace di imporsi negli scontri diretti e soprattutto in grossa difficoltà nei minuti finali, quando il gioco si fa veramente duro: “Torino è una squadra molto diversa da Bologna -spiega Bolpin- e non dobbiamo dimenticarci che forse abbiamo anche avuto la fortuna di incontrare la Virtus in un momento particolare, dopo una gara molto dispendiosa come quella che avevano giocato in coppa tre giorni prima di affrontare noi, che comunque abbiamo giocato la miglior partita dell’anno. Di sicuro c’è che contro Torino abbiamo commesso degli errori, dai rimbalzi offensivi nel primo tempo, alla gestione dei possessi nel finale: con il coach in settimana ne abbiamo riparlato e ci siamo detti che dobbiamo continuare a muoverci e a muovere la palla, pure nei possessi finali in cui magari si tende, anche inconsicamente, a voler andare dal giocatore di riferimento. Purtroppo -prosegue Bolpin- se attacchiamo in maniera statica, come abbiamo fatto anche domenica, perdiamo tanta efficacia: dobbiamo rimanere attivi, dinamici e allora, come abbiamo già dimostrato, possiamo giocarci al meglio le nostre chance”.
In chiusura, il playmaker veneziano si concede una battuta: “Ci mancano da affrontare quattro squadre in lotta per i playoff -spiega- ma considerando che abbiamo fatto molta più fatica negli scontri diretti che contro quelle squadre considerate più forti, da una parte mi viene da pensare che per noi sia meglio così”…
Ufficio Stampa Pistoia Basket 2000