Il coach della Virtus Segafredo Bologna, Aleksandar “Sasha” Djordjevic, è stato ospite della trasmissione su RAI Sport Overtime (QUI la puntata integrale).
Le sue principali dichiarazioni.
“E’ una stagione equilibrata, anche dal punto di vista dei risultati. Ci sono tante squadre che vogliono andare ai Playoff, noi compresi. Fino alla fine lotteremo per i playoff, partendo dalla prossima partita. Abbiamo avuto una settimana atipica, perdendo il focus sulla pallacanestro e sulle cose che non erano cestisitiche. Questo non ha aiutato e ha creato pressione in un ambiente molto voglioso di fare, e non l’abbiamo gestita al meglio. Abbiamo perso due partite di fila in casa, non ci piace. I ragazzi lavorano molto bene in palestra, anche oggi ci siamo allenati bene, io guardo le cose positive e andiamo avanti così.”
Subentrare a Stefano Sacripanti. “Non è bello, soprattutto per il collega. A me è successo l’anno scorso di essere esonerato da primo in classifica, uno capisce e non capisce, condivide e non condivide. Ma il nostro mondo è così, non sono cose che piacciono.”
“Uno dei problemi della mia squadra in questo momento è che siamo ultimi negli assist, spesso non facciamo l’extra-pass, non c’è voglia di giocare insieme, e c’è voglia di risolvere le partite da soli, concetto che a me non piace.
Sui lunghi: tutte le mie squadre giocano internamente, hanno un pivot di post basso che sviluppa il gioco da esterno e interno, come fa Sassari in questo momento concedendo meno punti in transizione perchè mette molte volte la palla sotto con pochi rimbalzi lunghi e gli avversari non possono correre contro di loro. E’ un aspetto che piace anche alla Virtus, ovviamente bisogna anche lavorarci e spiegare, è un processo lungo che a me piace tanto. Oggi i lunghi fanno solo pick n’roll, è il gioco più facile. Ma si è dimenticato il ruolo del pivot, nella nostra Nazionale invece è molto importante. Cose magari un po’ vecchie, ma sempre attuali. Questa è la pallacanestro che mi piace, bisogna insegnarla e avere pazienza.”