In una gara pazzesca la Lenovo si fa rimontare 16 punti di vantaggio acquisiti nel primo tempo, per poi trovare comunque la vittoria, concretizzata con il quarto errore sul tiro finale in 4 gare della Dinamo.
Ambiente caldissimo quello del PalaSerradimigni, che gremisce in ogni ordine di posto l’impianto Sassarese, presenti anche una trentina di supporter ospiti.
Palla a due che premia Cantù e il PalaSerradimigni produce un frastuono assordante, che però non spaventa Ragland che sblocca il risultato per lo 0-3.
Sassari risponde con Easley, ma quello che colpisce è l’intensità difensiva delle due squadre, subito altissima; intensità che comunque non intimorisce ancora una volta Cantù, che per la prima volta non sbaglia ad inizio partita dalla lunga distanza e con il già citato Ragland autote di 8 punti e Leunen firma il primo break sul 2-15 che costringe subito Sacchetti a chiamare il time out.
Rottura prolungata per Sassari, con Aradori che trova l’and1 del +16 con Gordon che trova subito il campo al posto di Easley, per far trovare più impatto fisico nel pitturato.
Travis Diener sblocca i suoi con una tripla, ma Cantù continua a non sbagliare in attacco, un solo errore dal campo per gli ospiti a metà quarto 13 quelli per i padroni di casa, che sbagliano anche 3 liberi consecutivi.
Entrambi gli allenatori iniziano a far ruotare i giocatori, con Sassari che sfrutta bene gli innesti di Becirovic e Brian Sacchetti, Cantù trova invece ottime risposte da Cusin, che corregge due canestri sbagliati dei suoi e mentre Sassari continua a sbagliare dalla lunetta, gli ospiti continuano a stare con la testa avanti forti di una partenza fortissima 10-27 a 2′ dalla sirena.
Sassari si riavvicina in chiusura di quarto, in un impianto in stile bolgia, che contesta alcune decisioni arbitrali, quarto che vede protagonista l’attacco di Cantù che trova 29 punti contro i 16 di Sassari, travolta dalla partenza ospite in cui Ragland e i rimbalzi offensive di Cusin si sono dimostrati un fattore.
Sacchetti decide di passare ad un quintetto basso con addirittura Drake Diener in ala piccola cercando attraverso gli esterni di colmare il gap, Becirovic trova la bomba del -10, la transizione dei padroni di casa, forte del quintetto rapido produce anche canestro del 21-29 ed è Trinchieri a chiamare time out per non far sciupare ai suoi il vantaggio creato nel primo quarto.
La banda bassotti continua a far male a Cantù, che subisce il -6 targato Travis Diener; la Lenovo risponde con la pazienza in attacco, trova la tripla di Mazzarino e anche una boccata di ossigeno riportandosi sul +8.
Di capitano in capitano arriva la bomba di Vanuzzo che vale il 31-36, con però le decisioni arbitrali a condizionare lo spettacolo offerto dalle due squadre, spettacolo che Gordon non fa mancare segnando il -3 a 3’30” dalla fine; Brooks restituisce la cortesia in penetrazione, Leunen piedi a terra è una sentenza e gli ospiti ritrovano il +8.
La gara diventa una partita a scacchi fra i due allenatori, con Trinchieri che ruota tutti i suoi lunghi per trovare la giusta soluzione a i miss match creati sul pick and roll fra le ali Sassaresi e Travis Diener. Sassari riesce comunque a raddrizzare una partita iniziata malissimo e si chiude la prima metà di gara sul 42-49.
La Lenovo sfrutta bene una partenza sprinta con delle percentuali pazzesche dal campo, il primo errore arriva oltre la metà del primo quarto. Nella seconda frazione però il ritmo alto dei padroni di casa, permette a Sassari di riavvicinarsi tenendo aperta una partita che dopo il primo parziale (2-18) sembrava chiusa.
Sassari difende forte in partenza di terzo quarto, Thornton ne segna 5 di fila e Sassari si porta a -4, con Aradori e Tyus però prontissimi a rispondere alle staffilate Sassaresi; lo stesso Tyus però commette la sua terza penalità su Easley con Trinchieri che opta per Scekic, Easley anche lui autore del terzo fallo lascia invece il posto a Gordon, mentre nel frattempo Thornton continua a trascinare Sassari. Brooks però non è d’accordo e le percentuali dalla lunga distanza che sorridono alla Lenovo permettono agli ospiti di stare avanti con almeno 6 punti di margine.
Le decisioni arbitrali infiammano il PalaSerradimigni, Sacchetti si becca il richiamo dalla terna e nel frattempo Scekic trova l’and1 che permette alla squadra di Trinchieri di ritrovare 9 punti di vantaggio 59-68.
Sassari prova con la zone press a fare male a Cantù; la squadra di Trinchieri soffe e Gordon in tap in trova il canestro del -4 che porta la panchina ospite a chiamare un minuto di pausa a 3′ dalla sirena del quarto.
Capitan Mazzarino dopo tanta fatica in attacco trova due triple fondamentali che ridanno 8 punti di margine agli ospiti; Sassari insiste con la zone press ma porta avanti il punteggio solo con i liberi e la soluzione Scekic sembra la scelta che premia le idee di Trinchieri, gioco da 3 punti per lui che vale il +9 e a seguire tripla di Leunen che chiude il quarto sul 68-80.
Sassari passa a zona, ma le percentuali di Cantù sono impressionanti e Tyus trova il canestro del +13 in schiacciata che vale il 73-86 con Sacchetti che chiama il time out.
La Dinamo prova ad affidarsi al tiro dalla lunga distanza, ma il pick and roll fra Ragland e Tyus è un dito nella ferita aperta della difesa Sassarese e quando Thornton a 6:20 dalla fine non prende nemmeno il ferro il PalaSerradimigni sembra spegnersi sul punteggio di 75-88; Travis Diener con un gioco da 3 punti che vale anche il 4° fallo di Ragland, prova a rianimarlo, provacando anche la persa di Tabu, che però non si traduce in punti per Sassari.
Ancora Travis Diener ci crede più di altri e in penetrazione trova il canestro del 80-88 che spinge Trinchier al time out, chiedendo ai suoi di rimordere in difesa.
Sassari insiste con la zone press, Ragland tiene palla per 24 secondi senza trovare nemmeno il ferro e sul capovolgimento arriva il gioco da 3 punti di Thornton che vale il -4 e il quinto fallo di Brooks. Il PalaSerradimigni si rianima e poi esplode con la bomba di Brian Sacchetti del 87-88 a 3′ dalla fine.
Ragland trova i punti dalla lunetta che sbloccano Cantù, Travis Diener invece dice che è tutto da rifare e trova il pareggio a quota 90, Scekic continua a dimostarsi un fattore e ridà la testa della gara agli ospiti; lo stesso Scekic però commette fallo sulla penetrazione di Vanuzzo che ad 1′ esatto dalla fine concede il primo vantaggio di Sassari della gara 93-92.
Aradori e Sacchetti fanno cambiare 2 volte la testa della gara, Ragland dalla lunetta è glaciale nonostante un PalaSerradimigni spaventoso e con 24″ da giocare la palla è in mano a Sassari: Vanuzzo sbaglia la bomba del +2 e sul rimbalzo Tyus subisce il fallo, lo stesso giocatore israeliano concede un po’ di speranza ai padroni di casa, sbagliando il primo libero e segnando il secondo che vale il 95-97 con ancora poco meno di 3 secondi che permettono a Sassari di chiamare time out ed organizzare la rimessa per il tiro finale; il primo tentativo non va in porto ma con ancora 2″ da giocare arriva un nuovo time out,un minuto di sospensione che serve per la quarta volta a dire che l’ultimo tiro non sorride più alla Dinamo; vince Cantù 95-97 e vola in semifinale.
La Lenovo vince meritatamente la partita, nonostante lo tsunami che l’ha travolta nell’ultimo quarto, ha saputo alla fine trovare la lucidità per respingere gli ultimi colpi di Sassari; la mossa di Trinchieri di dare spazio a Scekic nei momenti critici e la nuova bella prestazine di Ragland, vero fattore della serie, ha dato una marcia in più alla squadra Lombarda.
Negli occhi dei tifosi Sassaresi rimarrano le lacrime di Thornton e Travis Diener a fine gara, che si commuovono dopo la sconfitta; ma lo sport è anche questo e a fine gara gli applausi per gli uomini del presidente Sardara non sono ancora una volta mancati.
Onore a Cantù che nonostante le rimonte Sassaresi ha sempre resistito fino alla fine ritrovando la lucidità nei momenti più bui e duri delle gare, onore alla grandissima stagione Sassarese che chiude il suo cassetto dei sogni, ma si è dimostrata comunque l’immagine dell’orgoglio Sardo e sarà protagonista in futuro di altri sogni splendidi capaci di coinvolgere il meraviglioso pubblico del PalaSerradimigni.
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