Un Max Menetti con un filo di voce per la gioia commenta così la gara: «E’ stata una partita dai due volti, molto difficile nel primo tempo di fronte a una grandissima Roma. Nella ripresa, trascinati da un grande pubblico, abbiamo cominciato a macinare gioco e con grande cuore abbiamo recuperato. Siamo stati freddi nel finale trovando
risorse soprattutto dalla panchina. La piccola Reggio ora parte per la capitale con la voglia di stupire ancora, lasciamo a loro la pressione di dover vincere a tutti i costi, noi ci crediamo».
Marco Calvani riconosce i meriti di Reggio: «62 punti in 20’ è una nostra colpa ma anche una grande prova della Trenkwalder. Nella ripresa abbiamo sofferto la zona 2-3, ci siamo impantanati e abbiamo perso fiducia perché i tiri da fuori non entravano più, inoltre Lawal da sotto ha sbagliato per via della grande energia a canestro messa dai biancorossi. Non abbiamo sottovalutato l’uscita di Taylor nell’ultimo quarto, abbiamo pagato la stanchezza e l’entusiasmo degli avversari. Ripartiamo da quanto di buon fatto nel primo tempo, cercheremo di far valere il fattore campo in gara 7».
Demian Filloy, ala biancorossa: «E’ stato un match molto duro, siamo partiti male mentre Roma sbagliava poco. Nell’intervallo il coach ci ha chiesto di mettere più intensità in difesa e recuperare minuto per minuto: con l’aiuto di tutti siamo riusciti a farlo. Dobbiamo riacquistare molte energie ma andiamo a Roma con tanta fiducia».
Michele Antonutti, autore di 10 punti, ringrazia il pubblico: «Abbiamo giocato di cooperativa facendo vedere di che pasta siamo fatti. Il pubblico ci ha ancora una volta dimostrato quanto sia importante il basket per questa città e la squadra ha risposto facendo sognare la gente per l’ennesima volta. Sappiamo che martedì non giocheremo al PalaTiziano ma al Colosseo, sarà una guerra vera, quindi chiediamo a tutti di starci vicino, anche solo con il pensiero».
Gian Marco Regnani e Tommaso Casotti
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