Nel corso della ormai secolare vita del gioco ci sono state delle squadre che, grazie ai loro successi, sono riuscite ad entrare per sempre nella storia del basket. Ce l’hanno fatta i Boston Celtics targati Larry Bird; i Los Angels Lakers delle coppie Magic Johnson e Kareem Abdul-Jabbar prima e Kobe Bryant e Shaquille O’Neal poi; i San Antonio Spurs allenati da Gregg Popovich e del trio Duncan, Ginobili e Parker; e, ovviamente, i Chicago Bulls di Michael Jordan, la cui maglia numero 23 ha segnato un’epoca ed ancora oggi risulta essere uno degli articoli sportivi più venduti su Amazon.A far compagnia a queste grandi squadre del passato, negli ultimi anni sono giunti i Golden State Warriors che, sotto la guida di Steve Kerr, stanno riuscendo nell’impresa di riscrivere la storia di questo magnifico gioco, a suon di record e di titoli. Si è così giunti a domandarsi se i Warriors possano realmente essere considerati una delle squadre più forti di sempre. La risposta a questa domanda, ovviamente, non è semplice: quando si parla di giocatori e di squadre di epoche differenti, i paragoni non sono mai semplici da fare ma, tenuto conto della qualità dei giocatori interessati e dei risultati che i Warriors stanno riuscendo ad ottenere in questi ultimi anni, inserirli nell’Olimpo della storia del gioco non pare essere una scelta così insensata.
Il percorso degli Warriors
Quello dei Golden State Warriors è un progetto che parte da lontano, fatto di scelte al Draft profetiche, geniali intuizioni, grandi sacrifici ed un pizzico di fortuna. La più grande intuizione della dirigenza dei Warriors è stata sicuramente quella che portato alla scelta di puntare con forza su un ragazzino dal fisico esile che vantava un passato condizionato da numerosi infortuni e problemi fisici. Correva l’anno 2009 ed i Golden State Warriors decisero di scommettere, tra non poche perplessità, su Stephen Curry. Quel giorno in pochi, se non nessuno, avrebbero potuto immaginare che Steph sarebbe stato destinato a cambiare per sempre il destino della franchigia e, sotto la guida di Kerr ed in compagnia di Thompson e Green, avrebbe dato vita al progetto vincente che dura sino ad oggi. Nell’estate di due anni fa, al trio delle meraviglie è andato ad aggiungersi, tra non poche polemiche, uno dei più forti giocatori della lega, Kevin Durant, che ha deciso di lasciare i suoi Oklahoma City Thunder per accasarsi ad Oakland andando a formare un vero e proprio dream team. I Warriors sono così riusciti ad aggiudicarsi due titoli NBA negli ultimi tre anni, cedendo il trono solo ai Cleveland Cavaliers della straordinaria coppia formata da LeBron James e Kyrie Irving. Al già formidabile roster dei Warriors, che può vantare anche una panchina di tutto rispetto, quest’anno è andato a sommarsi anche un altro autentico fenomeno che, seppur reduce da un brutto infortunio, nelle prime apparizioni stagionali ha già fatto intendere di aver ulteriormente innalzato il livello qualitativo della squadra. Stiamo parlando di DeMarcus Cousins, centro dalle doti fisiche e tecniche uniche che, seppur negli anni abbia palesato profondi limiti caratteriali, si candida ad essere un uomo fondamentale nella caccia al secondo titolo consecutivo, il terzo negli ultimi quattro anni. Non è un caso, pertanto, che al 28 di gennaio, i Warriors siano primi nella Western Conference e che secondo le scommesse sul basket, a quota 1,53, la squadra allenata da Kerr sia la principale favorita per la conquista del titolo. La sensazione è che, nonostante le avversarie sia ad Ovest che ad Est sia siano rinforzate, i Warriors siano gli assoluti padroni del proprio destino.
Le rivali al titolo ad Ovest
Il livello NBA, sia ad Ovest che ad Est, quest’anno pare essersi ulteriormente alzato e, ad oggi, sono diverse le squadre in lotta per un posto che possa garantire loro la qualificazione ai play-off. Il grande assente di questi Playoff sarà sicuramente LeBron James che non è riuscito a riportare i Lakers in alto nella sua prima stagione a Los Angeles. Tra le grandi sorprese di quest’anno ci sono sicuramente i Denver Nuggets che, guidati da un sontuoso Nikola Jokić, giocatore di culto, la cui maglia è una delle più vendute sull’NBA Store europeo, sono a poche partite di distanza dal primo posto di Conference occupato proprio da Golden State. Dietro di loro continuano sicuramente a sorprendere gli Houston Rockets sempre più di proprietà esclusiva di James Harden: “Il Barba” è il candidato principale al titolo di MVP. Un posticino ai Playoff l’hanno conquistato e come anche I Los Angeles Clippers del nostro Danilo Gallinari, alla sua miglior stagione da quando gioca in NBA. È ancora tutta da decider la griglia dal sesto all’ottavo posto con alter due squadre in lizza. Da un lato i soliti San Antonio Spurs di Marco Belinelli e dall’altro gli Oklahoma City Thunder. Entrambe squadre terribili da incontrare e insidiosissime anche per I Warriors. In particular modo I Thunder del duo George-Westbrook, con quest’ultimo sempre più leader di una squadra che non molla mai.
Nonostante anche ad Est si stiano mettendo in mostra delle belle squadre come i Toronto Raptors di Leonard, i Celtics di Irving ed i Milwaukee Bucks di Antetokounmpo, i Golden State Warriors sembrano essere gli assoluti favoriti per la conquista del loro secondo titolo NBA consecutivo e la sensazione è che siano destinati a scrivere ancora per molto tempo la storia di questo magnifico sport.