Awudu Abass: “A Brescia ho responsabilità. Sarà speciale domenica incrociare Nicola Brienza.”
Lunga intervista ad Awudu Abass su La Provincia. Domenica sera nel posticipo al PalaDesio contro Acqua S.Bernardo Pallacanestro Cantù sfida da grande ex con la maglia della Germani Leonessa Brescia.
SULLA STAGIONE
“Rispetto all’anno precedente a Milano tutta un’altra storia. Vero, arrivavo da un’annata in cui le responsabilità non sapevo più cosa fossero, approdare in una squadra importante come Brescia e ottenere una tale responsabilità fa sicuramente piacere. All’inizio non è stato semplice, però a lungo andare sto migliorando e i risultati si stanno vedendo”.
SUL TIRO DA TRE PUNTI (Abass in stagione tira con il 25,8%)
“La linea da tre è in effetti diventata una sorta di mia nemica. Quest’anno non sto tirando con percentuali sufficienti anche perché per un certo periodo ho avuto problemi al mignolo della mano di tiro e tra dicembre e gennaio è stata davvero difficile. Non la accampo però come scusa, anche perché con i miei allenatori siamo riusciti a trovare una nuova meccanica di tiro in seguito a questo infortunio. Ora le medie stanno tornando vicine a quelle che ho sempre avuto. Se aggiusterò la mano proprio contro Cantù? Al di là delle motivazioni personali, quella di domenica sarà una partita delicata per entrambe le squadre. Noi arriviamo da un momento positivo perché le tre vinte di fila ci hanno restituito tanta fiducia. Quanto a Cantù, ha giocato molto bene a Milano. Vedremo. Di certo c’è che tutte e due le squadre vogliono portarla a casa. E ci mancherebbe altro!”
DOMENICA SI RITROVERA’ CONTRO NICOLA BRIENZA.
“Non potete sapere né capire che piacere mi fa ammirarlo allenatore della Pallacanestro Cantù. Perché ritengo sia giusto. E non solo perché è un coach brianzolo, uno di Cantù che allena la “sua” squadra. Così come aveva fatto Pino (Sacripanti, ndr). Nicola se lo merita e credo che in fondo l’abbia sempre sognato oltre che voluto. Mi fa piacere giocarci contro e non vedo l’ora di salutarlo sul campo. Ma poi dovrò pensare solo a batterlo”.