Nell’anticipo della 20ma giornata di Legabasket l’Umana Reyer Venezia espugna il PalaDozza di Bologna battendo la Segafredo Virtus 76-77. Un match che i bianconeri, dopo il 5-10 iniziale ospite hanno avuto in controllo per 35′ (+14 come massimo divario al 19′, +11 a 5′ dalla fine sul 70-59) e si son praticamente suicidati, fermandosi contro la difesa match-up della Reyer, segnando solo 3 punti con Moreira (e la tripla a buoi già scappati di Aradori), protagonista in negativo con lo 0/2 dalla lunetta a 15”9 dal termine che poteva dare la parità. Invece Venezia è stata più caparbia e più lucida, con la coppia chiave Haynes-Watt e con la tripla del solito Michael Bramos che ha dato il vantaggio all’Umana a 35” dalla fine, nonostante 17 palle perse di squadra che potevano essere determinanti. Venezia si conferma non nuova a queste rimonte e si è visto contro Pesaro e Trento. Per la Virtus non bastano 16 di Punter e 18 di Aradori.
Ora entrambe le squadre si devono concentrare alla FIBA Champios League per l’andata dell’ottavo di finale di martedì, Virtus a Le Mans (esordirà Mario Chalmers), Venezia a Novgorod contro il Nizhny.
CRONACA_ Nelle scelte tecniche dei coach, De Raffaele decide di lasciare fuori Daye, in casa Virtus è Qvale ad accomodarsi in tribuna. Venezia in avvio parte 5-10 grazie a due triple di Haynes, risponde prontamente la Virtus grazie ad un ispiratissimo Aradori (10 nel 1° quarto), Taylor e Martin con un 12-2 di break per il 17-12 al 7′, time-out De Raffaele. Stone e Washington danno il -1, ma le V Nere con Aradori, Kravic si lanciano sul +6. 22-16 dopo il primo quarto. La Virtus tocca il +8 come massimo vantaggio sul 27-19 al 13′, Venezia reagisce con Biligha e Tonut e nonostante un tecnico chiamato al n°7 oro-granata. La Reyer arriva a -2 con Watt prima, Washington poi sul 29-27 al 16′. Le palle perse di Venezia sono un fattore (10 nel 1° tempo), Taylor e Moreira danno il 33-27 al 17′ e De Raffaele cerca di frenare il momento della Virtus con il suo 2° time-out. Continua l’inerzia virtussina, Kevin Punter si accende con due triple e un viaggio dalla lunetta per il 41-27, +14 casalingo e massimo vantaggio bianconero. Vidmar e Stone limano i danni per gli ospiti, si va al riposo lungo sul 41-30.
Si ritorna in campo e Bramos cerca di invertire la tendenza del match, ma la Virtus con Punter e M’Baye si porta sul 50-37 al 24′. Haynes prova a tenere in vita la Reyer sul -6, 50-44 al 26′, la tripla di Aradori ferma il momento, poi ancora -6 veneziano con De Nicolao, ma arriva la nuova frustata virtussina con Kravic e Punter, 63-54 dopo 30′. Ultimo quarto. Washington e Watt riportano il -6 ospite, Taylor con i liberi li ricaccia indietro, 65-57 a 6’39” dalla fine, time-out Venezia. M’Baye e Cournooh continuano il buon momento in controllo della Virtus, ma arriva la reazione reyerina per riaprire la partita con un break guidato dalla coppia Haynes-Watt, 70-65 a 3’49”, time-out di Sacripanti. La difesa matchup di De Raffaele cambia il match e la tripla di De Nicolao a 3′ dalla fine conferma l’inerzia tutta della Reyer, Tonut con i liberi firma il pari sul 72-72 a 1’13” dal termine, Moreira fa ½ dalla lunetta, poi Bramos con la tripla centrale dà il sorpasso veneziano a 35” dalla sirena. Moreira ritorna dalla lunetta subendo fallo da Tonut a 15”9 ma fallisce entrambi i liberi, Watt subisce fallo sistematico solo a 4” dalla fine e segna il 73-77 che dà di fatto la vittoria agli oro-granata. La tripla di Aradori a suon di sirena finale serve solo per le statistiche. Finisce 76-77 per la gioia dei tifosi veneziani presenti al PalaDozza.
MVP BasketItaly.it: Marquez Haynes.
Segafredo Virtus Bologna – Umana Reyer Venezia 76-77 (22-16; 41-30; 63-54)
Virtus Bologna: Punter 16, Martin 3, Moreira 7, Pajola 1, Taylor 11, Baldi Rossi, Cappelletti ne, Kravic 8, Aradori 18, Berti ne, M’Baye 7, Cournooh 5. Coach: Stefano Sacripanti.
Venezia: Haynes 17, Stone 5, Bramos 8, Tonut 4, De Nicolao 8, Vidmar 6, Washington 10, Biligha 2, Giuri ne, Mazzola 2, Cerella, Watt 15. Coach: Walter De Raffaele.
Arbitri: Michele Rossi, Beniamino Manuel Attard e Andrea Bongiorni.
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