Le Gamberi Foods Forlì, è già un successo
Un quinto posto finale, ben oltre le aspettative iniziali, ma a guardare bene il roster dei romagnoli alla fine dei conti ci si poteva anche aspettare l’accesso ai playoff. Perso per strada dopo 17 incontri Miroslav Todic, i ragazzi allenati da Sandro Dell’Agnello hanno fatto quadrato e sfoderato prestazioni impressionanti, grinta e voglia di arrendersi mai, come cita spesso la curva quel “fino alla fine i biancorossi” è il vero slogan della stagione forlivese.
Un girone di ritorno chiuso con 9 vinte e 5 perse, 18 punti e primo posto in coabitazione con Barcellona, Pistoia, Brescia e Trento, questo è quanto fatto da capitan Borsato e C.
Dati alla mano questa Le Gamberi Foods nella seconda parte del campionato ha lottato fino al quarantesimo minuto in 14 incontri perdendo largamente solamente contro L’Aquila Trento a playoff già acquisiti.
Ora comincia il bello e da domenica 12 maggio inizia una nuova battaglia contro Brescia, squadra tosta che Forlì ha già battuto 2 volte in stagione, ma veniamo alle pagelle dei ragazzi biancorossi.
Bernardo Musso: Dopo una partenza soft il passaportato di Pergamino ha inanellato prestazioni super soprattutto nel girone di ritorno, tantissima difesa, palloni rubati, rimbalzi, assist e canestri dall’arco hanno fatto di Bernardo il nuovo Toto Forray. Le sue cifre stagionali sono di tutto rispetto, 61,3% da 2, 37,4% da 3, 77,1% dalla lunetta, 3,7 rimbalzi, 1,7 recuperi , 2,1 assist ad incontro e 11,5 punti segnati di media. Voto 8
Stefano Borsato: Dopo un girone d’andata da quattro in pagella, il capitano ha preso fiducia nei propri mezzi e sfoderato alcune prestazioni da vero leader, MVP in almeno 2 incontri, Stefano ha raddrizzato le proprie statistiche e ripreso a correre e segnare come tutta la squadra. Dati ottimi rispetto al girone d’andata, 54% da 2, 45,5% da 3, 89,3 ai liberi il tutto condito da 1,8 assist e 7,6 punti di media in 25,5 minuti di utilizzo. High stagionale 19 pt con un 5 su 7 da 3 contro Trento. Voto 7,5
Nicola Natali: Ribattezzato a sindaco, Nicola è l’anima del basket forlivese, giocatore sempre sul pezzo, lotta come un leone su ogni palla ed è risultato spesso decisivo nelle fasi salienti dei match, miglioratissimo rispetto alla disgraziata stagione precedente chiude la sua stagione regolare con una meritata convocazione in nazionale, i suoi numeri: 64,1% da 2, 34,4% da 3, 81,1% dalla linea della carità, 3,5 rimbalzi 1,1 recuperi e 1,4 assist a partita, chiude con 7,8 punti segnati in 26 minuti di utilizzo. Voto 8
Stefano Simeoli: gregario di coach Dell’Agnello ai tempi di Livorno, Stefano non ha avuto tantissimi minuti e condito anche da un infortunio che l’ha tenuto fuori un mese è risultato cmq positivo nelle rotazioni. Le sue cifre non sono eccellenti come il suo particolare modo di tirare, 55,1% da 2, 2,3 rimbalzi, per un totale di 3,3 punti con 14 minuti scarsi di utilizzo. Voto 6,5
Terrence Roderick: Gli alieni esistono, ora abbiamo le prove, giocatore totale, un marziano atterrato poco più di un anno fa a Forlì, ha concluso un girone di ritorno con giocate spettacolari, apparecchiando tavole per i compagni e saltando a stoppare avversari che ancora si chiedono come abbia fatto ad arrivare in 2 secondi dall’attacco alla difesa dopo aver sbagliato pure canestro. Cifre che potevano essere migliori se le sue condizioni fisiche e il mal di schiena non lo avessero attanagliato per mesi. 51,7% da 2, 34,7% da 3, 79,3% dalla lunetta, 7,2 rimbalzi, 1 stoppata di media rifilata a match, 4,5 assist, 4,6 falli subiti e 17,8 punti in 30,6 minuti di gioco. Due triple doppie consecutive e da ricordare i 19 rimbalzi presi contro Bologna. Voto 9
Amedeo Tessitori: Forse l’unico giocatore veramente felice per la partenza di Todic, dal saluto del bosniaco, Amedeo ha avuto molti minuti e dimostrato che a 19 anni ancora da compiere il suo futuro sarà sicuramente di successo. Decisivo in almeno 3 incontri è cresciuto in maniera esponenziale da settembre ad oggi. Numeri ottimi per la prima stagione da pro, 60,2% da 2, 30% da 3, unica pecca i liberi con solo il 48,9%, 4,7 rimbalzi, 0,6 stoppate, 19 schiacciate, 7,4 punti segnati in 16,5 minuti di media. Voto 7,5
Bo Spencer: Partito bene, ha accusato maggiormente il cambio di gioco nella seconda parte di stagione e dimezzato i suoi numeri , anche causa un Roderick più play che guardia, il ragazzo di Baton Rouge, resta comunque un giocatore affidabile e a vederlo uno che non si demoralizza mai. Cifre alla mano mediocri soprattutto al tiro, ma alcuni canestri importanti li ha segnati pure lui. 46,4% da 2, 31,2% da 3, un eccellente 82,1% dalla lunetta, 3,4 rimbalzi, 2,6 assist, 13,2 punti in 33,4 minuti per incontro. High stagionali 26 punti contro Trieste e un glaciale 8 su 8 dalla lunetta nella decisiva sfida a Bologna. Voto 7
Mattia Soloperto: L’idolo indiscusso del Palafiera, ragazzo di cuore con un’entusiasmo incredibile, avrebbe potuto e forse dovuto giocare di più, ma ormai è storia vecchia, sicuramente non facente parte della categoria “Pivot protetti” come Maggioli e Brkic, Mattia ha dimostrato una tecnica notevole e un adattamento alle regole di gioco da vero professionista. I suoi numeri 50% da 2, 77,8% ai liberi, 5,7 rimbalzi, 6,7 punti in 17,8 minuti di gioco. Due volte match winner con high di 22 punti e 16 rimbalzi. Voto 8
Nicolò Basile: Giovane, decimo uomo prima ,nono poi, ha conseguito fiducia da coach Dell’Agnello a stagione in corso e nelle ultime uscite anche minutaggi importanti. Diverso dall’impaurito ragazzino che un anno fa appena metteva piede in campo perdeva palla. Ovviamente dati statistici non pervenuti visto lo scarso minutaggio. Voto 6,5
Sandro Dell’Agnello: In passato è stato uno dei più grandi giocatori italiani di pallacanestro, oggi dopo anni di panchine è riuscito nell’impresa di tenere duro e crederci sempre, con tutte le difficoltà di questa stagione, Sandrokan ha plasmato a sua immagine e somiglianza un gruppo che dopo 9 giornate sembrava già perso, ha cambiato schema e i ragazzi l’hanno seguito inanellando vittorie e risultati sempre positivi chiudendo con un girone di ritorno da primi posti. Giù il cappello e se Forlì andrà avanti anche nei playoff una nuova statua in piazza Saffi sarà sua. Voto 9