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FINAL8: BRINDISI è tutto vero, conquistata la finale contro una mai doma Sassari

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Brindisi sogna ad occhi aperti a Firenze e trova la finale, dopo una bella battaglia con Sassari gli uomini di Vitucci trovano la vittoria in una gara infinita, in cui ancora una volta il Banco spera nel miracolo fino al suono della sirena.

La cronaca:
Gara infinita in cui Pozzecco rivoluziona le carte in tavola e parte con un quintetto nuovo e pesante, che vede Pierre da 2, mentre Vitucci non si adatta e punta sulla continuità; la scelta di mirare sul fisico però non premia per Sassari che non riesce a sfruttare a dovere le caratteristiche di Cooley nel pitturato, mentre dall’altra parte del campo, la zona impostata dai Sardi subisce contro le percentuali dall’arco di Moraschini e compagni.
Brindisi, trova tanti punti da Brown, che spesso non viene seguito da Cooley lontano da canestro, dall’altra parte del campo però, i Pugliesi lasciano molto spazio alle seconde opportunità sui rimbalzi offensivi e Sassari tiene la scia dell’Happy Casa. 28-32 al 10’ in favore dei Pugliesi.
La girandola dalle panchine non fa variare il tema tattico, anche se si alza il ritmo della gara, tanto da mandare anche in tilt il cronometro del Mandela Forum; in questo frangente si abbassano le percentuali al tiro e Sassari sembra perdere delle occasioni importanti per chiudere il gap. Brindisi non riesce con le sue seconde linee, a replicare l’ottimo primo quarto al tiro, ma Vitucci centellina le energie dei suoi, Banks a parte, e tampona il ritorno Sassarese, provando a limitare il gioco nel pitturato della Dinamo.
In questo frangente sale in cattedra Chappell sui due lati dal campo, arginando anche Pierre, l’ex Cantù costruisce il massimo vantaggio per i suoi e costringe Pozzecco al time out, Brindisi tocca anche la doppia cifra di vantaggio, ma Smith blocca l’emorragia e tiene vivi i suoi; il finale di quarto premia parzialmente Sassari e al 20’ il punteggio dice 46-54 in favore di Brindisi.

Il ritorno in campo di Banks dalla pausa lunga, vale un 5-0 di parziale e l’aggiornamento del massimo vantaggio; Vitucci ordina il raddoppio sistematico su Cooley, spesso ancora prima della ricezione, Sassari non riesce a sfruttare questo esposizione della difesa Brindisina, mentre dall’altra parte del campo, la squadra Pugliese è una macchina dalla lunga distanza e fa del suo atletismo, la chiave per mettere in crisi la difesa Sassarese, +16 al 25’.
Sassari si aggrappa ancora una volta a Cooley e Pierre, sono loro i fari per atteggiamento che tengono viva la resistenza Sarda, ma Banks mette in crisi McGee e diverse gite in lunetta, valgono ancora il +16; Sassari si tiene in piedi grazie ai rimbalzi in attacco che per lunghi tratti della gara, sono anche di più di quelli difensivi, mentre Brindisi non riesce a tirare la spallata finale che possa chiudere la contesa con 10’ di anticipo. 60-74 al 30’.
Il canestro di Brindisi sembra saldato per Sassari, che sistematicamente non trova i canestri dal campo in apertura di ultimo quarto, le percentuali al tiro sono basse anche per gli uomini di Vitucci, che predica calma per i suoi e chiede gestione del ritmo e gioco con il cronometro, al fine di impedire per Sassari di entrare in fiducia come nella gara con Venezia.
La difesa del Banco di Sardegna sale di giri, Smith ritrova il canestro dal campo e Vitucci a dare continuità alle sue indicazioni, impone un time out ai suoi, più per tenere alto il livello di lucidità che per il gioco; dal minuto di sospensione esce meglio Sassari che trova la tripla del -7 e continua a difendere forte, il quinto fallo di Thomas però complica le rotazioni di Pozzecco ed il solito solidissimo Moraschini regala la nuova doppia cifra di vantaggio.
Pierre anima Sassari, Carter lo segue e ancora una volta gli uomini di Pozzecco riaprono la gara, ma piovono le gite in lunetta per gli uomini di Vitucci, il nervosismo sale e arrivano i falli tecnici per Pierre e per la panchina Dinamo. Moraschini, fa 2/4 dalla lunetta in un momento fondamentale della gara, Carter ancora una volta accorcia, ma sono sempre i liberi a consentire a Brindisi di tenere a 4 possessi la Dinamo. Smith trova la tripla del -5, Chappell risponde dai 9 metri e la gara rimane viva ed incandescente; Polonara sbaglia due volte la tripla del -4, Brindisi soffre a rimbalzo, ma beneficia del cronometro che corre e a 45” dal termine gli uomini di Vitucci guidano di 6.
Sassari non fa fallo e riesce a recuperare palla, Polonara non trova il canestro in contropiede e subisce il fallo che porta solo al -5, Brindisi fa di tutto per complicare il suo finale di gara e regala un nuovo pallone agli uomini di Pozzecco che però non trovano il fondo della retina e l’Happy Casa può gestire gli ultimi secondi di gara dopo la gita in lunetta di Chappell, ma ancora una volta arriva un presente per Sassari che dopo il rimbalzo trova anche il fallo immediato dello stesso Chappell e il conseguente -3 firmato dalla lunetta da Carter.
La gara sembra finita ma arrivano altre due perse Brindisine che Sassari traduce prima nel -1 e poi nella preghiera della vittoria che però si spegna sul ferro e consente a Moraschini e compagni di continuare a sognare.
Il finale dice Brindisi 87, Sassari 86.