A2 Ovest – Siena, è fuggi fuggi generale. Si tenta un disperato salvataggio societario
E’ ormai giunto a un punto di non ritorno la situazione della On Sharing Mens Sana, alle prese con gravi problemi economici e assediata dai creditori. La resa dei conti di inizio settimana per quanto riguarda i pagamenti degli stipendi ai giocatori (ieri era fissata la deadline) ha dato gli esiti negativi purtroppo attesi, con Morais, Pacher e Prandin che di fatto sono da considerare ex giocatori della Mens Sana. Già la settimana scorsa, all’alba della partenza per Trapani, c’era stato una sorta di ammutinamento della squadra, che chiedeva immediate garanzie: la società ha provato faticosamente a mettere una pezza senza però fermare l’emorragia, con Pacher già svincolato in attesa di offerte e assente in Sicilia, Morais che ha giocato domenica l’ultima in maglia biancoverde e ora tornerà con la nazionale in Portogallo, e Prandin che ha salutato tutti e aspetta offerte in A2 (si parla di Ravenna).
Tutti e tre si sono avvalsi delle clausole inserite ad hoc nel contratto (una precauzione presa vista la situazione creditoria che già in estate gli addetti ai lavori ben conoscevano), grazie alle quali si potevano liberare in caso di pagamenti ritardati di 30 giorni. Anche se in questo caso si parla di due mensilità ancora da percepire. Rimane in bilico la situazione di Tommy Marino, che da senese e capitano non vorrebbe lasciare la barca che affonda ma è pur sempre un professionista e finora si è comportato in modo esemplare nonostante le difficoltà.
Allo stato attuale quindi, i 4/5 del quintetto hanno già salutato, e Siena si ritrova ad oggi (salvo nuove defezioni) con i soli Sanguinetti, Ranuzzi, Radonjic, Lupusor, Cepic, Ceccarelli e Del Debbio, cui si aggiungeranno alcuni ragazze delle giovanili per andare a referto. Un roster “a regola” per il prossimo match di campionato con Scafati, ma a questo punto gli esiti sul campo passano in secondo piano, anche perchè in casa Mens Sana non c’è più la tranquillità necessaria per pensare ad allenarsi o a preparare le partite. L’impossibilità ad oggi di sanare i lodi esecutivi blocca il mercato, e contestualmente non ci sono le risorse per ingaggiare i sostituti dei partenti. Ora come ora, il solo obiettivo è salvare il titolo sportivo e il patrimonio del settore giovanile, ricostruito alla grande dopo il fallimento del 2014.
Nel frattempo si lavora al salvataggio societario con un disperato tentativo in extremis di fare entrare in società nuovi soci, col Comune a fare da mediatore (si parla di una società municipalizzata come sponsor per saldare le urgenze e bloccare altre eventuali partenze )insieme all’associazione Io tifo Mens Sana, socio di minoranza, che potrebbe indicare un soggetto da inserire in società per controllare dall’interno la situazione e cercare di attirare nuovi finanziamenti. Stasera, all’Hotel Garden, assemblea pubblica dei tifosi per fare il punto della situazione e pensare a soluzioni per il futuro: serpeggia come è ovvio che sia, pessimismo, rabbia e rassegnazione.