Affermazione dell’Umana Venezia sulla Cimberio Varese per 76-71 nella “gara zero” dei Play-off. Ecco i numeri e le curiosità, tutto rigorosamente in CountDown.
10 su 14 al tiro per Keydren Kentrell Clark. Il play di passaporto bulgaro ripete la sublime prestazione della partita d’andata con 25 punti in 26′ risultando a tratti imprendibile per gli avversari. Segna in tutti i frangenti importanti dell’incontro, cattura ben 7 rimbalzi (suo massimo personale in Lega1), ruba 3 palloni e smazza 3 assistenze. Sono suoi i 5 punti che hanno chiuso il match tra cui la tripla in faccia a Dunston, il miglior stoppatore del campionato, che ha mandato in delirio il pubblico del PalaTaliercio. Pronto per il primo turno di playoff.
9 la valutazione di Mike Green. Il play ex Cantù gioca molto a sprazzi non riuscendo a confermare l’eccellente prova della partita d’andata. Gioca un terzo periodo alla grande mostrando lampi di classe segnando 9 dei 13 punti totali, ma nel finale svanisce perdendo a volte la tramontana.
8 i tiri tentati con 2 realizzati da Adrian Banks. Dopo tre gare consecutive in doppia cifra, la guardia di Memphis con 30 tatuaggi sul corpo gioca una partita a nascondino, sbagliando qualche tiro di troppo complice anche la marcatura del “vecchietto” Young. I 7 punti li realizza tutti nel primo tempo, nel secondo soffre qualche contato di troppo e non mostra le sue ottime qualità tecniche.
7 x 10 = 70, quei favolosi settanta punti segnati da Drazen Dalipagic il 25 gennaio 1987 che hanno fatto passare il “Praja” dalla storia alla leggenda e ricordato il giocatore nei cuori dei tifosi oro-granata non solo per quello. Ieri sera Drazen, che oggi è consulente all’estero per la Reyer, era presente al PalaTaliercio, premiato dal presidente dell’Umana Reyer Luigi Brugnaro con una statua in vetro raffigurante proprio il campione. Il suo ingresso è stato salutato da una standing-ovation dal pubblico del PalaTaliercio e ad accoglierlo erano presenti anche il “Paron” Tonino Zorzi, l’ex compagno di mille avventure Luca Silvestrin e naturalmente Frank Vitucci, coach odierno a Varese ma sempre legato alla sua nativa Venezia. Da menzionare, purtroppo, lo spiacevole episodio che quando la curva oro-granata ha chiamato il pubblico del palazzetto ad alzarsi in piedi in onore di Dalipagic, solo pochi intimi si siano alzati.
6 su 12 al tiro per Ebi Ere. Della squadra varesina “E” insieme a Rush è uno dei migliori. Segna 14 punti facendosi valere per fosforo e qualità con 5 rimbalzi e 4 assistenze, ma manca di continuità. Nell’ultimo quarto gioca solo gli ultimi 3 minuti non incidendo.
5 la valutazione di Yakhouba Diawara. L’ex della serata (oltre al coach Vitucci) segna 8 punti giocando con la sua classica voglia di strafare, risultando però un due facce. Strappa applausi con due schiacciate poderose e subisce ben 6 falli, ma non prende un solo rimbalzo in 29′, soffre la difesa di Ere, perde 4 palloni e lascia incredulo più di qualche presente quando sbaglia un lay-up solitario. Ma alla fine risulta decisivo in difesa quando stoppa da fermo Green con il risultato ancora in bilico.
4 la valutazione di Szymon Szewczyk. Simone il calzolaio si fa subito notare nel pre-riscaldamento per le sue scarpe color verde acqua. La prestazione di Avellino non viene ripetuta, anche perché non mostra tutto il suo repertorio. 9 punti segnati, risulta cruciale nei canestri dall’arco ed esce dal match con 5 falli, ma la sua assenza non risulterà decisiva.
3 i tiri sbagliati da tre su 3 tentativi da Ivan Zoroski. Forse è questo l’unico cruccio visto ieri della guardia serba che però si rende protagonista per giocate in penetrazione che portano fatturato per la squadra. In 15 minuti giocati segna 11 punti. Molta voglia di fare e di mettersi in gioco. Positivo.
2 a 0 per Venezia su Varese. In vista della prima partita di playoff che comincerà venerdì 10 Maggio tra le due contendenti, la squadra orogranata risulta essere l’unica squadra ad aver battuto tra andata e ritorno la capolista in stagione regolare. Sicuramente la partita di ieri era valida solo per le statistiche in quanto non influiva sulla classifica, ma la sensazione è che a prescindere da ogni valutazione tecnica o no per la squadra lombarda non sarà una passeggiata e la serie potrebbe dare anche qualche sorpresa.
1 il punto segnato da Tim Bowers. L’ex Caserta aveva abituato troppo bene con le sue ottime prestazioni ultimamente. Si prende una serata di riposo giocando solo 9 minuti e sbagliando molto dalla lunetta facendo 1 su 4.
0 su 4 al tiro per Dejan Ivanov. Coach Vitucci decide di escludere Dusan Sakota e di inserire un po’ a sorpresa in quintetto al suo posto il fratello gemello di Kaloyan. Sotto canestro il bulgaro fa molta legna catturando 6 rimbalzi e subendo pure 6 falli. Ma ai tiri liberi non raccoglie quanto dovrebbe realizzandone solo 3 su 6 e non riesce a segnare dal campo. Rivedibile.
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