Dopo la trade-deadline di giovedì, i Los Angeles Clippers sembravano indeboliti sulla carta: l’obiettivo di Jerry West e del suo entourage era creare maggiore cap-space in vista della prossima estate. Dopo la sconfitta di due giorni fa, c’era curiosità di vedere all’opera i nuovi acquisti e poter così farsi un’idea dei nuovi obiettivi della squadra, ossia se il nuovo roster a disposizione di Doc Rivers potesse continuare a lottare per i Playoffs o dovesse rassegnarsi al ‘tanking‘. Molti appassionati e anche esperti propendevano per la seconda ipotesi, ma l’incredibile rimonta che la compagine di Danilo Gallinari ha ha messo in atto in quel di Boston parla chiaro: questa squadra continuerà a lottare con le unghie e con i denti (e anche con qualcos’altro) per raggiungere la post-season.
I Clippers hanno sbancato il TD Garden imponendosi per 123-112 contro una contender come i Celtics dopo essere stati in svantaggio anche di 28 punti. Sì: 28! Dopo Detroit e Charlotte, i Clippers rimontano uno svantaggio di oltre 20 punti per la terza partita su cinque. Ma i Clippers che avevano vinto contro Pistons e Hornets erano altri, anche se non è passata neanche una settimana. La squadra che in quel di Boston ha portato a casa la rimonta più ingente della storia del franchise era tutta nuova!
Il centro croato Ivica Zubac e l’ala Garrett Temple sono partiti in quintetto con Danilo Gallinari, Patrick Beverley e Shai Gilgeous-Alexander. Dopo un inizio di quarto abbastanza incoraggiante, con i Clippers capaci di raggiungere il 14-14 dopo il primo vantaggio dei Celtics, è iniziato il monologo dei padroni di casa. Il primo quarto di è chiuso 20-43, e nel secondo la musica non è cambiata: con i verdi dominando in lungo e in largo e la squadra ospite che sembrava persa: tiri sbagliati, palle perse e mancanza di chimica. Dopo il massimo vantaggio di +28, le due squadre sono andate negli spogliatoi sul 53-74.
Nella seconda metà della partita la dinamica è cambiata completamente. I Clippers hanno iniziato a difendere duro, riducendo poco a poco lo svantaggio. Il parziale di 28-12 del terzo quarto ha rimesso in partita gli uomini di Doc Rivers, che sono offensivamente esplosi nell’ultimo periodo, chiuso con un eloquente parziale di 42-26.
La squadra ha iniziato a girare sia davanti che dietro, sospinta dalla grinta di Patrick Beverley, che ha letteralmente estromesso Jayson Tatum dall’incontro e messo a referto 12 punti, 9 rimbalzi e 7 assist, e dalla visione di gioco di Danilo Gallinari. L’azzurro, al secondo incontro dopo l’infortunio alla schiena, ha messo assieme una bella doppia doppia, con 19 punti (5/10 dal campo, 7/7 dalla lunetta) e 10 rimbalzi. Per lui anche 4 assist, un importante contributo difensivo e tanta circolazione di palla.
Chi pensava che senza Tobias Harris l’azzurro si sarebbe preso più tiri è perché non ne conosce la natura e la filosofia di gioco. Il Gallo si è preso i suoi tiri, tra cui un paio di canestri veramente importanti che hanno contribuito a ribaltare la partita nell’ultimo parziale, ma ha anche innescato i compagni, mettendo subito in partita Ivica Zubac (12 punti, 9 rimbalzi e 3 stoppate per il giovane balcanico) e assistendo il magic-moment di Landry Shamet, il rookie arrivato da Philadelphia che ha debuttato con 17 punti (4/7 in triple). Dalla panchina Lou Williams non è apparso in giornata al tiro, ma è stato bene in campo e ha chiuso con 15 punti e 6 assist. Molto bene l’indomito Montrezl Harrell, top-scorer con 21 punti e 6 rimbalzi. In doppia cifra anche Shai Gilgeous-Alexander (14-4-5) e Garrett Temple (11).
Dopo la pausa per l’All-Star Game dovrebbe rientrare anche Wilson Chandler, l’unico “gemello” del Gallo più gemello di Tobias Harris, dato che i due giocatori hanno condiviso lo spogliatoio per nove stagioni tra New York e Denver. Visto quanto si è visto a Boston e questa prospettiva, il futuro dei Clippers sembra essere roseo, ma non solo dalla prossima stagione. I californiani vogliono dire la loro anche quest’anno.
Ultimo appunto per quanto riguarda i Boston Celtics, usciti moralmente toccati da questa sfida e che vedono vacillare le proprie ambizioni. Una contender al titolo semplicemente non può farsi rimontare 39 punti in casa. Gordon Hayward è stato il migliore dei suoi con 19 punti partendo dalla panchina, pessimo Al Horford (6 punti con 3/11 dal campo) e negativo Tatum, che ha messo a referto 16 punti grazie al 7/10 dalla lunetta, perché il 4/12 dal campo e i 6 falli personali non hanno di certo aiutato la propria squadra.
Highlights from the THIRD 20+ point comeback of the road trip. pic.twitter.com/iIVp3bv8AA
— LA Clippers (@LAClippers) February 10, 2019