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Home Serie A Super Bramos concretizza la pazzesca rimonta di Venezia da -21, Pesaro cede 86-89.

Super Bramos concretizza la pazzesca rimonta di Venezia da -21, Pesaro cede 86-89.

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L’Umana Reyer Veneia conferma la seconda posizione in classifica sbancando la Vitrifrigo Arena di Pesaro battendo la Vuelle per 86-89 con un’incredibile e pazzesca rimonta da -21 (si era 59-38 per i marchigiani al 23′, +13 Pesaro sull’81-68 a 5’15” dalla fine). Non è bastata la prova tutto cuore e garra degli uomini di Matteo Bonicolli che hanno dovuto fare a meno di un realizzatore come Erik McCree che ha accorciato le rotazioni bianco-rosse e non è bastata la gran serata di James Blackmon con 29 punti, 6 rimbalzi e 6 assist per 40 di valutazione. Alla fine pesa come un macigno l’errore di Dominic Artis per tentare il tiro vittoria con Blackmon libero ad aspettare un pallone che non è arrivato e non arriverà. Nelle fila veneziane decisivo e magistrale è stato Michael Bramos, eroe della reazione ospite, autore di 15 punti nel solo ultimo quarto con 4/4 nelle triple, alla fine sono 22 punti, 5 rimbalzi e 5 recuperi per il “greco”, 13 e 10 rimbalzi per Julyan Stone, protagonista insieme a Tonut e Haynes oltre a Bramos del parziale che ha invertito le sorti del match.

CRONACA_ E’ una VL decisa e carica in avvio che comanda le operazioni del match; dapprima è Murray a punire su rimbalzo gli avversari per il 6-0 dopo 2′, poi Mockevicius con la schiacciata del 16-12 e Blackmon si rende protagonista con le triple, è 25-18 dopo i primi 10′. Venezia prova a riprendersi con Stefano Tonut ma soffre molto sui giochi di pick&roll con Artis e  Ancellotti a firmare due schiacciate, è 31-25 dopo 13′, time-out di un arrabbiato De Raffaele. Ma il time-out non sveglia la Reyer. Pesaro è più determinata e trova più soluzioni con la coppia Artis-Blackmon a punire ripetutamente la difesa di una Venezia che al tiro pesante sparacchia – 5/18 nel primo tempo – e soffre sotto-canestro (20 a 6 la lotta rimbalzo nei primi 20′ per i padroni di casa), è 49-35 al 18′, +14 Pesaro. Dopo la tripla di Haynes, ancora la coppia precedentemente nominata della VL chiude il primo tempo sul 53-38.
Si ritorna in campo e ci si aspetta una reazione della seconda in classifica, invece Pesaro ingrana e scappa sul +21 con Blakmon e Murray sul 59-38 dopo 23′ grazie a numerose palle perse della Reyer, time-out De Raffaele. Venezia comincia a giocare la sua pallacanestro con una difesa migliorata sempre più: è ancora +19 VL al 27′ sul 65-46, poi la Reyer produce un break di gioco e triple costruite meglio – con Pesaro in rottura prolungata – di 2-13 grazie a Haynes e Stone. Bramos mette il -8 ospite al 30′, è 67-59 dopo tre quarti. Boniciolli si fa fischiare fallo tecnico, Bramos con la tripla dà il -5 all’Umana, è 67-62 a 9’11” dalla fine, time-out VL. Zanotti e Blackmon sono la risposta di Pesaro che, complice un fallo tecnico e quindi 5° fallo fischiato a Daye, ritorna sul +9, 77-68 al 35′, time-out De Raffaele. Pesaro con Mockevicius tocca il +13 sull’81-68, ma si accende Stefano Tonut con sette punti consecutivi, 81-75 a 4’02” dalla fine, time-out Boniciolli. Blackmon porta il +8 VL, ma l’inerzia è tutta veneziana; con le triple di Stone e Bramos Venezia prima impatta a quota 83, poi va in vantaggio sull’83-86 a 1’34” dalla fine, time-out Boniciolli. Zanotti piazza la tripla incredibile dell’86-86 a 1’19”, poi a 12”4 Bramos subisce fallo a 12”4 e fa ½ dalla lunetta, 86-87. Artis sbaglia l’ultima azione ben difeso dagli avversari, Bramos con i liberi chiude il match e la preghiera da oltre metà campo di Blackmon non riesce. E’ 86-89 il finale.

MVP BasketItaly.it: Michael Bramos.

VL Pesaro – Umana Reyer Venezia 86-89 (25-18; 53-38; 67-59)

Pesaro: Blackmon 29, McCree ne, Artis 15, Murray 17, Conti ne, Tognacci, Ancellotti 3, Morgillo ne, Monaldi 3, Shashkov 4, Zanotti 7, Mockevicius 8. Coach: Matteo Boniciolli.

Venezia: Haynes 12, Stone 13, Bramos 22, Tonut 13, Daye 10, De Nicolao 2, Vidmar 3, Biligha 2, Mazzola 3, Cerella 1, Favaretto ne, Watt 8. Coach: Walter De Raffaele.

Arbitri: Maurizio Biggi, Fabrizio Paglialunga e Alessandro Nicolini.

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