Trieste commovente e per Casale sfuma il sogno del primo posto
Finale di partita da far accapponare la pelle anche ai cuori piu’ rocciosi: ovazione del pubblico triestino per la sua squadra,per il suo allenatore,per il suo staff tecnico.Saluti che sanno tanto di addi per i vari Dalmasson, Gandini, Filloy.
Ma forse l’addio piu’ amaro e’ per il basket che conta poiche’ le notizie, o le non notizie, di questi giorni , lasciano ben poco spazio alla speranza:Sartori viene mandato al “fronte” a cercar di reperire 200.000 euri, la societa’ abruzzese interessata alle quote di maggioranza della societa’(?) sembra tergiversare.E il tempo intanto scorre.
Potrebbe sembrare un paradosso, ma stasera i 2000 del Palats potrebbero esser stati i testimoni di un testamento, con il forte rischio che un patrimonio tecnico e umano notevole, possa venir sprecato e dissipato in ossequio alle dure leggi dei soldi.
Chiusa la triste parentesi societaria, la partita.
Inizio al fulmicotone per i 2 attacchi, aiutati anche da difese da all star game.Se Gandini in area pitturata sembra una nube temporalesca nella tornado alley,spazzando tutto quel che trova, dall’altra parte,il suo dirimpettaio Martinoni, sembra una rampa di lancio a Cape Canaveral, i cui razzi da 3 colpiscono sempre il bersaglio.26 pari dice il tabellone a fine primo quarto.
Nel secondo,invece, dopo un inizio improntato all’ equilibrio, Trieste grazie ai soliti Filloy e Gandini, ben spalleggiati da Tonut, tira fuori dal cilindro un brak di 11 a 0, terminando la frazione avanti appunto di 11 lunghezze.
Vantaggio che gli uomini di Dalmasson,nonostante una difesa di Casale un attimino piu’ attenta, conservano fino alla fine della terza parte dell’incontro.
Ultimo e decisivo quarto che vede il quintetto di Griccioli arrivare anche sul -3,nonostante un tabellata da 3 punti al limite dei 24 secondi di Filloy.Ma se Trieste e’ palesemente stanca, Casale perde la bussola e un parziale di 6 a 0, firmato ancora Filloy con Diviach, fissa il punteggio finale sul 72 a 63 per i biancorossi, tra l’esultanza di un pubblico che mai ha smesso di incitare e seguire i suoi ragazzi.
Diciamo subito che nonostante la sconfitta, Casale ha ben impressionato al PalaRubini: squadra con un organizzazione offensiva notevole, con molti uomini pericolosi in varie zone dell’ attacco.Due americani con molti punti nella mani, ma che non sembrano egoisti sembrando a proprio agio nei meccanismi di gioco di Griccioli.La circolazione di palla ha piu’ volte messo in difficolta’ la difesa triestina,ma, per i buongustai del basket, e’ stato anche un piacevole ingrediente della partita.
In difesa e’ stata invece messa in affanno,specie nella prima parte,dai giochi a 2 tra Filloy e Gandini, ma poi Griccioli ha saputo limitare questa spina nel fianco, facendo cosi’ scendere drasticamente le percentuali dei padroni di casa.Individualmente, sono piaciuti il gia’ citato Maritinoni e Green, mentre Ware e’ stato ingabbiato dalla difesa di Dalmasson che lo ha costretto ad una partita negativa.Buono l’apporto offensivo di Antonelli, abbastanza anonimi gli altri, a cominciare da Butkevicius.
Nonostante cio’, Casale e’ una delle squadre che piu’ ha impressionato al Palats e con un briciolo di malizia e cattiveria in piu’ potrebbe senz’altro dire la sua nella post season,ove partira’ da una non disprezzabile terza posizione.
Trieste invece e’ vissuta sulle iniziative offensive di Filloy,oggi 29 punti e 8 assist, e Gandini,in doppia doppia, aiutati da qualche sprazzo di Carra.In difesa,invece, la superstar e’ stata Tonut,messo alla guardia di Green ha ripagato la fiducia del coach recuperando 6 palloni.
Incredibilmente, con 7 giocatori in meno rispetto al roster di inizio stagione,oggi mancava anche Mastrangelo, questa squadra non e’ andata alla deriva, spesso perdendo partite con punteggi ingenerosi rispetto ai propri meriti, ma restando a contatto con tutte le avversari incontrate, sino a agli istanti finali e se mettiamo conto del supplementare perso con Brescia, dei finali contestati contro Pistoia e Bologna,Trieste avrebbe potuto lottare sino al termine anche per i play off.Nonostante tutto.
Il miracolo triestino ha un nome e cognome:Eugenio Dalmasson.Sembra che la societa’,o chi per essa,gli abbia comunicato che non intende onorare ancora l’anno di contratto rimananente, esortandolo, fra le righe, a cambiar aria
Per lui un applauso lungo i 3 campionati in cui ha condotto la squadra, costruita spesso dalle macerie dell’approsimazione nella stanza dei bottoni.
Per i tifosi triestini, dopo questo epilogo surreale,vincente ma triste e preoccupato, si apre la solita estate di passione.Auguri Trieste….
tabellino finale:
AcegasAps Trieste-Novipiù Casale Monferrato 72-63 (26-26 , 45-34, 60-49)
AcegasAps Trieste: Fatigati n.e., Tonut 4, Ondo Mengue, Mastrangelo n.e., Ruzzier, Filloy 29, Diviach 8, Carra 9, Mescheriakov 6, Gandini 16. All. Dalmasson
Novipiù Casale Monferrato: Malaventura 5, Green 17, Antonelli 7, Butkevicius 2, Pierich 2, Giovara n.e., Monaldi 1, Martinoni 17, Ferrero 7, Ware5. All. Griccioli
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