Ancora spettacolo nella notte NBA con i PlayOffs che, fino a questo momento, legittimano la strapotenza dei New York Knicks e dei San Antonio Spurs che passeggiano su due mostri sacri del campionato a stelle e strisce, i Boston Celtics e i Los Angeles Lakers. Più incerto, ma inaspettato, il destino della serie
tra i Denver Nuggets che, privi del nostro Danilo Gallinari, sono sotto nella serie per 2-1 contro Golden State.
New York Knicks vs Boston Celtics 90-76 (3-0 nella serie)
26 punti per un Carmelo Anthony semplicemente devastante e che porta i suoi Knicks ad una facile vittoria contro i Boston Celtics, che pure contano l’importante assenza di Rajon Rondo. Colpo a Boston di una New York in grado di prendere le redini fin dai primi momenti di gioco con l’ausilio di un attacco straripante al cospetto dei Celtics che nonostante l’idea di mettere in campo quattro piccoli non argina quanto dovrebbe. L’attacco gira male e solo il fenomeno di Kevin Garnett (12+17 rimbalzi) riesce a mascherare le grosse lacune di una squadra priva del suo playmaker titolare. I knicks prendono completamente il controllo del gioco già nel secondo periodo infliggendo un parziale di 24-13 che manda le squadre negli spogliatoi sul 47-31. Parziale giunto alla fine dello stesso secondo periodo e che mai i Celtics riusciranno a riprendere pur giocando, con grande orgoglio, alla pari tutto il secondo tempo.
Boston: Green 21, Pierce 17, Terry 14, Garnett 12.
New York: Anthony 26, Smith e Felton 15.
Los Angeles Lakers–San Antonio Spurs 89-120 (3-0 nella serie)
Come New York, i San Antonio Spurs espugnano lo Staples Center e sono a un passo dal chiudere la serie contro i Los Angeles Lakers spaesati e senza leadership con fuori dai giochi il Sig. Kobe Bryant, al quale si sono aggiunti anche Blake e Steve Nash. 31 punti il divario tra le due squadre, con il punteggio finale sull’89-120, che attesa la sconfitta con più distacco della gloriosa storia (ai PlayOff) dei Los Angeles Lakers. La partita ha poco da raccontare con San Antonio capace di allargare il divario di quarto in quarto, tranne un secondo periodo vinto dai Lakers per 26-25. I numeri sono sufficienti per capire in che modo, e con quale qualità, San Antonio si è imposta sui giallo-viola. 26 punti (12/16 da 2) e 9 rimbalzi per Tim Duncan al quale si accostano altri 4 uomini, in doppia cifra sui quali svetta il nome di Tony Parker (20 punti e 7 assist), ma tutti gli Spurs andati in panchina – Tracy McGrady non c’era – sono andati a segno in questa gara. Migliore dei Lakers un combattivo Dwight Howard da 25 punti e 11 rimbalzi, seguito a 24 da Morris. 0 punti per Metta World Peace (ex Ron Artest).
Golden State Warriors vs Denver Nuggets 110-108 (2-1 nella serie)
I Nuggets cadono in Gara3 sul campo dei Warriors, non riuscendo a riconquistare il fattore campo perduto nella scorsa partita. Una partita combattuta fino all’ultimo tiro con Denver capace di toccare anche vantaggi importanti nel secondo periodo chiuso, per la squadra dell’infortunato Gallinari, avanti per 66-54. Nonostante la straordinaria prestazione di Ty Lawson (35 punti e 10 assist per lui) senza il Gallo i Nuggets perdono di alternative in attacco e in una serata così negativa per Andre Miller 7 punti (2/13 al tiro da due) è la giusta occasione per i combattivi Warriors di rientrare in partita con un perentorio 33-18 nel terzo periodo che porta il punteggio in sostanziale equilibrio con i padroni di casa avanti solo per 87-84. Ultimo quarto ricco di errori da una parte e dall’altra ma con Golden State in grado di mantenere la testa della gara con due possessi d vantaggio prima che Chandler piazzi la tripla del 109-108 a 15” dalla fine. I Warriors dalla lunetta raccolgono un solo punto e Iguodala ha il tempo per alzare un tiro da centro campo che non entra e costringe i Nuggets alla sconfitta.
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