Affermazione allo sprint della Montepaschi Siena che al PalaEstra ha la meglio per 83-81 sull’Umana Venezia. Ecco i numeri e le curiosità, tutto rigorosamente in CountDown.
10 i punti di Kristjan Kangur. Dopo essersi reso protagonista nella vittoria con Bologna grazie a una doppia doppia, l’ala estone conferma la sua ottima efficacia in attacco e a rimbalzo con 10+6 contro un’avversaria più difficile giocando di sostanza. Il plus minus positivo di 13 spiega la sua importanza oscura nel match.
9 la valutazione di Daniel Hackett. “Danny boy” gioca a singhiozzo ma esce alla distanza segnando 6 dei suoi 8 punti nel quarto finale e facendosi notare per i 5 rimbalzi. Molto intelligente nel procurarsi i liberi sul tiro da tre facendo commettere fallo a Young.
8 il voto a Bobby Brown. Gioca una partita di estrema concretezza da leader della squadra; quando servono i suoi punti, lui li mette sempre come sul finire del primo periodo quando piazza due triple, di cui una da urlo da quasi 8 metri. Molto lucido a cercare i compagni, non a caso da via 8 assistenze. Nell’ultimo minuto, anzi, negli ultimi 10 secondi, segna i 4 punti decisivi dei 22 totali che mandano KO la Reyer e fanno esplodere di gioia il pubblico senese. Chirurgico.
7 i falli subiti da Guido Rosselli. Sentendo molto l’aria di casa, l’empolese sfodera una prestazione sontuosa giocando come suo solito con molta intelligenza dando molto alla squadra. Le sue cifre (13 punti, 4 rimbalzi, 4 assist, 7 su 7 ai tiri liberi) parlano da sole. Ma a 5 secondi dalla fine, cercando frettolosamente il canestro della vittoria in penetrazione, gli viene chiamato un fallo di sfondamento molto dubbio che svaluta molto la sua gara. Incompleto.
6 i tiri liberi tentati da Yakhouba Diawara. Il francese, dopo la pessima prestazione offerta nella settimana precedente, gioca con molta dinamicità battendo molte volte David Moss, forse il miglior difensore uomo contro uomo della lega. Segna 15 punti, si fa sentire a rimbalzo catturando 11 carambole ed è quasi perfetto ai liberi realizzandone 5 su 6. Quando la partita entra nel vivo, sparisce dalla contesa nei minuti finali.
5 i punti di Marco Carraretto. Il capitano bianco-verde gioca la sua classica partita di praticità e cuore, rendendosi fondamentale nell’ultimo periodo mettendo a segno una tripla dall’angolo e facendosi sentire con molta difesa. Essenziale.
4 le stoppate di Benjamin Eze. Il pivot nativo della Nigeria offre la solita profonda presenza sotto i tabelloni bloccando per molte volte gli avversari. E quando Siena è sotto anche di 10 punti, è lui a tenere la squadra in vita, prendendosi molta responsabilità in attacco con tiri piazzati e schiacciate autorevoli. Segna 15 punti, massimo stagionale con 20 di valutazione. Solido.
3 su 7 da tre per Szymon Szewczyk, segno di un gioco scelto più perimetrale dal lungo polacco. Sotto canestro fa a sportellate con Eze e Kangur, cattura 12 rimbalzi, ma subisce pure 4 stoppate, troppe. Ritorna alla doppia-doppia dalla trasferta di Varese, ma stavolta non arriva la vittoria.
2 i punti di Alvin Young. In 27 minuti giocati l’Highlander oro-granata non incide sulla gara come vorrebbero i suoi tifosi. Troppo pasticcione sui due lati del campo: in attacco non incide, in difesa perde molte volte i suoi avversari. E’ protagonista in negativo andando ingenuamente a commettere fallo sul tiro da tre di Hackett e perdendosi Brown sul tiro che chiude la contesa. -3 di valutazione, serata da dimenticare.
1 assist di Keydren Clark. Carramba che sorpresa! Dopo non aver messo piede in campo contro Caserta, il play dell’Alabama gioca una partita di spessore mettendo a segno 24 punti con ottime percentuali al tiro. Ricordando la partita della scorsa stagione al Pianella, nelle sfide importanti lui c’è. Ma quel che lascia più perplessi i tifosi reyerini, è a tal proposito domandarsi se era così grave l’infortunio di una settimana fa da non giocare nemmeno un secondo nella sfida più importante della stagione, quella che avrebbe dato i playoff in anticipo, per poi giocare in totale 35 minuti al PalaEstra, fatti di qualità e intensità. Dubbio amletico.
0 i minuti giocati da Marconato e Bulleri. Per la prima volta nella stagione, Mazzon decide di non schierare gli esperti ex-Treviso, riducendo di molto le rotazioni.
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