La sfida tra la Oknoplast Bologna e il Banco di Sardegna Sassari si è rivelata più combattuta del previsto, con gli ospiti che sono riusciti a prevalere solo dopo un tempo supplementare. Andiamo a rileggere la sfida con il countdown di BasketItaly.it:
10 il voto e i tiri da 2 realizzati da Pullen, che mette a referto ben 38 punti in 37 minuti, frutto per l’appunto di un 10/17 da 2, 3/6 da 3 e 9/12 ai liberi. Il giocatore con passaporto georgiano si è rivelato decisivo prima per la conquista della salvezza, ora potrebbe diventare una pedina fondamentale su cui costruire la squadra il prossimo anno.
9 come il voto al pubblico dell’Unipol Arena, che seppur non gremita come in altre occasioni, ha fatto sentire tutto il suo apporto alla squadra di casa. Sembrava di essere tornati alla serie playoff dell’anno scorso, con un pubblico che faceva letteralmente tremare le pareti dell’ex FuturStation. Chissà se questa dimostrazione di passione farà riflettere di più la Fondazione ed i suoi membri.
8 solamente i minuti in campo di Imbrò, che sicuramente avrebbe meritato più spazio, anche in luce della gestione non sempre brillante di Poeta, che nel supplementare ha forzato un paio di conclusioni non portando a casa nulla di più che un paio di perse.
7 le triple tentate nel terzo quarto da Sassari, che ne realizza ben 5, guidata da un Bootsy Thornton in stato grazia, capace di realizzare un perfetto 3/3 con i piedi dietro l’arco in soli 3 minuti di gioco, per un attimo pare uscito dalla gara, regala ai padroni di casa il pallone che può chiudere la partita cercando un passaggio in tribuna per Drake Diener, ma la classe non è acqua e 2 minuti dopo pesca sempre dai 6.75 il canestro che riporta sotto la DINAMO, VINCENTE.
6 i canestri da 2 realizzati sia da Rocca che da Gigli, i due lunghi sono stati trovati con continuità dai compagni e gli hanno permesso di tirare con l’86% dal campo (6/7 per entrambi).
5 come le sconfitte di fila delle V NERE contro la DINAMO prima di questa gara, Pullen voleva fermare questa striscia, e per un attimo pare risciurci, batte sul palleggio Thornton e si dirige a canestro con serenità, il buzzer beater questa volta sembra ormai cosa fatta per BOLOGNA, tutti d’accordo meno Drew ho capito come si gioca a Sassari Gordon, che cancella la penetrazione del n°35 Virtussino e allunga la partita di quei 5 minuti che permettono alla Dinamo di allungare la striscia positiva.
4 o quasi i giocatori che hanno superato il ventello per la Dinamo, con i tre esterni titolari capaci di mettere insieme 80 punti (30 per Thornton, 24 per D. Diener e 26 per T. Diener), a cui si sono aggiunti i 19 di un più che positivo Gordon autore anche di 3 stoppate mostruose a cui ha aggiunto 11 rimbalzi per un 32 totale di valutazione, inchioda l’ultimo canestro della gara con una schiacciata spettacolare non particolarmente gradita ai tifosi della Unipol Arena, ripreso bonariamente dal DS Pasquini a fine gara per il gesto ricordiamo a tutti che ha appena 22 anni e da due settimane è in Italia, perdonatelo a Bologna, esaltatelo a Sassari.
3 come i cori partiti dalla curva verso altrettanti tesserati Virtus, i Forever Boys hanno scelto di omaggiare Poeta, Rocca e Bechi perfetti rappresentanti, secondo loro, dello spirito Virtus. La società ha già confermato Bechi, chissà se il rapporto con gli altri due continuerà in egual modo.
2 o secondo, come il posto garantito nella griglia dei playoff per la squadra di coach Sacchetti, con la vittoria di oggi rimangono 4 i punti di vantaggio su Roma, ma in virtù degli scontri diretti favorevoli, la seconda piazza è garantita, difficilmente si trasformerà in prima, data la stagione di Varese, ma in ogni caso è miglior piazzamento di sempre della storia biancoblu, not bad.
1 come le volte che la Oknoplast Bologna ha superato quota 100 questa stagione e non poteva che essere contro Sassari, data la filosofia del fare un canestro in più impostata da Sacchetti sull’isola.
0 i punti realizzati da Becirovic, che al suo esordio in maglia Dinamo mostra un evidente ritardo di condizione che coach Sacchetti spera di eliminare per i playoff. Inoltre l’accoglienza riservata al giocatore sloveno non è stata delle migliori, con fischi e boati ad ogni tocco di palla (ricordate il lodo Becirovic e il passaggio alla Fortitudo finalista scudetto nel 2006?) che diciamo che non hanno aiutato più di tanto ad sentirsi a proprio agio sul parquet.
BasketItaly.it – riproduzione riservata
