Una era partita per una salvezza tranquilla, diventando la rivelazione della seconda parte di campionato, l’altra figurava tra le favorite pre-stagionali e si ritrova intruppata nella pancia della classifica. Reggio Emilia e Cantù, appaiate a quota 32 (16v-11p) si sfidano Domenica in un match delicato per definire la griglia di partenza dei play-off.
In campionato – La Trenkwalder viene da 8 vittorie nelle ultime 10 giornate, avendo sconfitto tra le altre Roma, Milano e Sassari sul proprio campo e cedendo di misura a Varese. Con il calendario residuo non proibitivo (in casa con Cremona e in trasferta a Caserta) la squadra di coach Menetti può sognare anche uno dei primi quattro posti al termine della regular season.
Cantù fa i conti con un girone discendente deficitario (5v-7p) e la recente vittoria contro la Sutor in casa non può, da sola, invertire la tendenza. Anche le rivali hanno compiuto diversi passi falsi, se non che il “mal comune” in questo caso non fa mezzo gaudio, ma genera rimpianti: basti pensare che senza le due inopinate sconfitte contro Caserta e Biella a i biancoblu occuperebbero ora il terzo posto solitario in classifica.
Le squadre – Gli emiliani viaggiano a 77.7 punti di media a partita, ma in casa propria toccano gli 81.9 complessivi, sfiorando gli 88 nelle 9 vittorie interne stagionali. E’ squadra capace di interpretare alti ritmi di pallacanestro quando è supportata dal tiro perimetrale, le cui percentuali spaziano dal 40% (8.5 triple su 21.3 tentativi a sera) nei match conclusi col referto rosa, al 23% scarso (4 su 17.6 ) nelle sconfitte. Negli ultimi tre turni i biancorossi hanno combinato per un complessivo 30/63 (47.6%) dai 6.75, con il nuovo acquisto Troy Bell sugli scudi (16.5 ppg con 12/20 da tre nelle 8 partite in maglia Reggio). Il prodotto di Boston College massimizza il proprio impatto uscendo dalla panchina, dietro al miglior realizzatore del campionato, Donnell Taylor (19.4 ppg col 34.6% da tre e 2.5 assist) e al lituano Donatas Slanina (3.7 ppg, 39.4% da tre in 12′ di impiego) che partono in quintetto. L’asse play-pivot è formato da Andrea Cinciarini (12.1ppg e 4.2 assist) e Greg Brunner (12 ppg con 7.9 rimbalzi), coppia di ex che in Brianza ha lasciato qualche tardivo rimpianto, mentre da ala forte giostra Michele Antonutti (8.6 ppg col 47.8% da tre, migliore in serie A), a lungo sopra il 50% da oltre l’arco durante la stagione. La guardia serba Mladen Jeremic (7.2 ppg in 21′ di utilizzo) e Demian Filloy completano un reparto esterni di discreta profondità, mentre le rotazioni dei lunghi, più corte, sono assicurate dal centro classe ’91 Riccardo Cervi (2 ppg e 2.7 rimb in 11′) e dall’ala lettone Ojars Silins.
Lenovo manda a referto 74.4 punti a sera, 83.3 nelle 16 vittorie a fronte dei soli 61.5 nelle 11 sconfitte. Lontano dal Pianella, Cantù segna meno (71.5 ppg vs 77.1) ma tira meglio da oltre l’arco (43.5% su 17 triple tentate on the road contro il 35.7% su 21 tentativi in casa): nelle 5 vittorie esterne in campionato la banda Trinchieri supera addirittura il 58% con 10 centri su 17.2 conclusioni dai 6.75. E’ sempre Pietro Aradori (12.6 ppg col 60% da due e il 40% da tre) l’attaccante più continuo (e l’unico in doppia cifra di media) tra i biancoblu, che faticano a trovare chiare gerarchie sul campo: il rientro di Jerry Smith (6.7 ppg e 2.3 assist) se da una parte ha colmato un vuoto nel roster, dall’altra ha rimescolato nuovamente le carte ed il rendimento in calo di Tabu (5.3 ppg e 3.5 assist nelle ultime 6 uscite) sembra avere diversi punti di contatto, psicologici se non altro, con il ritorno della combo da Louisville. Inoltre entrambi sono alle prese con problemi fisici: il belga ha superato l’attacco influenzale e sarà della partita, l’ex Louisville invece rimarrà in Brianza a causa di un risentimento muscolare. Nell’attesa di un rinforzo per i playoff nel reparto esterni, annunciato dai rumors del mercato, è cresciuto il peso di capitan Mazzarino (7.5 ppg con il 45.5% da tre in stagione), con Brooks (8.2 ppg e 4.7 reb) che continua a partire da 3, anche se le cose migliori le fa vedere quando impiegato da ala forte. Oggettivamente indecifrabile il rendimento del pacchetto lunghi: per un Leunen (8 più 4.8 reb col 40.6% da tre), che regge il sistema con le proprie doti di lettura oltre al talento individuale, il settore sconta il prolungato momento no di Cusin e l’impiego assai limitato dai guai fisici di Scekic. Rimane il solo Tyus (12 e 8 reb contro la Sutor dopo alcune prove incolori), che fornisce prestazioni altalenanti, mentre Mancinelli (13 e 3 recuperi Domenica scorsa) continua ad essere oggetto misterioso, atteso ad uno step up contro avversari di ben altro spessore rispetto a Montegranaro.
I fattori chiave – Se c’è una squadra che ha interesse a tenere sotto controllo il ritmo partita quella è Cantù. La squadra di Trinchieri si attesta appena sotto i 56 possessi a partita, contro Reggio che scollina oltre i 63. Sarà battaglia tra due delle migliori difese del campionato, con Lenovo prima per punti concessi agli avversari (67.1) e Reggio terza (73.0). Gli Emiliani, i migliori per percentuale concessa da tre (31%), si troveranno di fronte il primo attacco in serie A dal perimetro con il 39.1%. La transizione da palla recuperata (Trenkwalder 3^ in serie A con 10.1 “furti” a sera) è una fonte importante per Menetti e i suoi, contro una Lenovo che nelle tre sconfitte più recenti (Siena, Caserta e Biella) ha buttato alle ortiche ben 50 palloni. La battaglia in vernice vede sulla carta favorita Cantù, per centimetri e stazza, ma sottovalutare il cuore e l’energia di Brunner sarebbe peccato capitale. L’attenzione è soprattutto sulle letture difensive dei lunghi, spesso questionabili su entrambi i fronti, perché tenere gli esterni avversari lontani dal pitturato è un must per entrambe le panchine.
Le dichiarazioni pre-gara – Coach Trinchieri è alle prese con la tegola Smith, alla vigilia di un finale di regular season molto delicato: «Speriamo di poterlo recuperare contro Milano, non possiamo rischiare una ricaduta in questa fase della stagione…» I minuti di riposo per Tabu?: «Toccherà alla squadra nel suo complesso, non vogliamo dare troppi compiti a Mazzarino e Aradori, i nostri principali realizzatori.» La ricetta contro Reggio?: «Rimanere molto concentrati, umili e attaccati fra noi. Reggio Emilia – continua il coach – è la squadra che ha il miglior record del girone di ritorno e in casa ha vinto 9 partite su 13. Credo che questi due dati spieghino già le difficoltà della gara, accentuate anche dal non aver potuto lavorare in settimana con tutti a disposizione, visto che ci siamo ritrovati senza play. Loro sono estremamente efficaci in transizione, uscendo da una difesa sempre buona e con due signore guardie come Taylor e Bell. Quanto ai nostri ex, Greg è un giocatore dal rendimento costante, che mette sempre coraggio ed energia in campo. Andrea ha continuato l’annata sullo slancio dell’eccellente estate con la Nazionale (alle qualificazioni per Euro 2013, ndr)».
In arrivo un nuovo innesto?. «D’accordo con la società stiamo valutando le opportunità disponibili. Nel caso, comunque, si tratterà di un esterno (ancora aperta la pista Kaukenas, ndr)».
I precedenti e gli ex – Sono 36 i precedenti agli annali tra Pallacanestro Cantù e Pallacanestro Reggiana con Lenovo che si è imposta in 21 occasioni contro le 14 della Trenkwalder. Bilancio favorevole ai biancorossi nelle gare disputate in Emilia, dove si sono imposti in 11 delle 17 occasioni. Tra gli ex, oltre ai già citati Brunner (8.8 ppg più 6.4 reb lo scorso anno) e Cinciarini (4.9 ppg e 1.9 assist) sul parquet, c’è anche l’assistente di Menetti, coach Flavio Fioretti, cresciuto a Cantù e a lungo assistente sulla panchina biancoblu, prima con Ciani e Sacripanti, poi con Dalmonte e Trinchieri, fino all’arrivo di Molin.
Palla a due alle 20.45 con diretta su RaiSport 1, agli ordini dei signori Sabetta, Sahin e Aronne.
Stefano Mocerino
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