EL playoffs Gara 4: Jamon Lucas nega le Final Four all’Oly. Il Cska chiude a Vitoria sul 3-1
Disputate stasera le Gare 4 delle serie Efes-Olympiacos e Caja Laboroal-CSKA per l’accesso alle Final Four 2013. Missione compiuta per i russi che chiudono il conto sul 3-1, mentre dopo un incredibile finale, i turchi forzano la serie a Gara 5, che si giocherà la prossima settimana al Pireo.
Anadolu Efes Istanbul- Olympiacos Pireo 74-373 (serie 2-2)
Occasione gettata al vento all’Abdi Ipekçi dall’Olympiacos, che aveva in mano partita e serie sul +7 a 90” dalla fine, prima della rimonta firmata Farmar e coronata dal tap in di Jamon Lucas a 1” dalla sirena. I Rossi, nonostante uno spento Spanoulis (5, 0/7 dal campo e 4 assist) avevano costruito fin lì un’eccellente gara, giocata al loro ritmo con buone percentuali dai 6.75 (10/24, 41.7%), contenendo la marcata inferiorità a rimbalzo (44-31 pro Efes) con una difesa attenta dentro il perimetro che lasciava solo il 39% da due agli avversari.
Già in avvio, Papanikolau (14, 4/6 da tre) e Acie Law (15 e 3 ast) firmano il primo vantaggio in doppia cifra, ridotto da Shipp (7) e Savanovic (12 e 6 reb) sul 12-20 dopo 10’. Parte dai lunghi la rimonta turca con Gonlum e Barac (8 più 6 reb) in evidenza . Bartzokas trova in Sloukas (10, 2/3 da tre) una buona alternativa in regia, mentre Hines (11, 5 reb e 4 stoppate), nonostante il deficit di centimetri, si fa valere in vernice. Savanovic e Farmar (15, 2/5 da tre, 9 falli subiti) da tre e una devastante schiacciata di Lucas (10 e 3 ast) richiudono il gap, ma Papanikolau colpisce dall’angolo per il 38-44 esterno dell’intervallo. Battaglia aperta nel terzo quarto con Hines a farsi largo nella zona turca e Savanovic a tenere lì i suoi. Con il contributo di Farmar e Shipp l’Efes non molla, 56-58 dopo 30’. Semih Erden (12 e 12 reb) apre il quarto conclusivo da dominatore, sfruttando le lunghe leve sui due lati del campo per il sorpasso ed il 62-58 che infiamma l’Arena. L’inerzia sembra cambiare, Bartzokas tiene seduto Spanoulis per tutti gli ultimi 10’, ma i Reds piazzano il 12-0 griffato da Printezis (9 e 4 ast) che sembra decisivo. A 1’ e mezzo dal termine l’Oly è avanti 73-66, quando succede l’imprevedibile: Farmar accorcia dalla lunetta, i greci sprecano due rimbalzi offensivi consecutivi, subendo la tripla in transizione dell’ex-Laker del 71-72. Persa sanguinosa dell’Oly e fallo con liberi ancora per Farmar che sbaglia il secondo, ma l’Efes ottiene la rimessa in attacco con 19” da giocare. La tripla di Shipp per il sorpasso va in&out, ma Lucas, non tagliato fuori a rimbalzo, tocca per il tap-in vincente con spiccioli sul cronometro che Sloukas non potrà sfruttare. Si va a Gara 5 la prossima settimana al Pireo, con un’inerzia della serie, soprattutto psicologica, forse ribaltata per il modo con cui gli uomini di Mahmuti l’hanno conquistata.
Caja Laboral Vitoria-CSKA Mosca 85-94 (serie 1-3)
E’ il CSKA Mosca la seconda squadra a staccare il biglietto per Londra, battendo il Caja Laboral con una partita dominata nel secondo tempo, fatta salva la pericolosa “remuntada” finale dei baschi. Ci sono 19 punti a testa di Khryapa (più 12 rimbalzi), Krstic e Sonny Weems a dare sotanza alla superiorità moscovita, che trova anche un Micov (12 e 5 reb) capace di guidare la squadra al parziale di inizio ripresa che cambia la gara, assieme a un Teodosic da 13 e 4 assist. La squadra di Messina impone i propri ritmi di pallacanestro, sfruttando una supremazia fisica in vernice che il Baskonia non può contenere, nonostante porti a casa i numeri a rimbalzo (37-30 pro Caja): il CSKA tira quasi il 60% da due (19/32) e il 42% (10/24) da tre e porta a casa quantità industriali di liberi (26/36) in una partita dura e nervosa fino alla fine. Ai baschi non bastano un generoso San Emeterio (15 con 5 reb) e un Causeur (19, 7/13 al tiro) che prova in tutti i modi ad alzare il ritmo di gara. Lampe (7 più 7 reb) è troppo solo contro i lunghi avversari, i due Bjelica (7 per Nemanja con 5 assist, 6 per Milko con 2/2 da tre) non incidono più di tanto e Nocioni (3, 1/7 dal campo) si fa notare solo per il nervosismo che lo toglie di partita.
Primo quarto di grande equilibrio con Milko e Teodosic a colpire da tre e Lampe e Kaun a fare a sportellate in area. Nonostante Causeur e la seconda (e ultima) tripla di Bjelica, Mosca è avanti 20-22 dopo 10’. Khryapa con due triple prende in mano il CSKA nel secondo parziale, dopo il sorpasso basco sul 26-22: i russi tornano avanti e con Krstic nel pitturato rimettono la testa avanti all’intervallo sul 34-36.
C’è Micov nel quintetto che apre il terzo quarto per Messina e con l’ex-Cantù in point e uno Weems on fire il Cska affonda il parziale, alimentato anche dal tecnico a Nocioni, del 50-64 dopo 4’. Il Baskonia fa l’unica cosa possibile, provare a correre e con Causeur e San Emeterio vede il –7 a 3’ dall’ultimo intervallo. Ci pensa Krstic a ristabilire le distanze per il 54-67 dopo 30’. Il cuore di “SanEme” prova a riaprirla nel quarto di coda, Vitoria accelera con il play francese fino al –8, poi un’altra grande T a Tabak sull’ennesimo blocco irregolare chiamato a Pleiss spezza il ritmo dei baschi. Il Caja prova l’ultimo miracolo e trascinato da un Huertel stratosferico (17 punti tutti negli ultimi 10’) arriva a sul –3, 82-85 con meno di 2’ rimasti, quando una quasi persa di Teodosic (non fischio su un’evidente infrazione di “passi”) si trasforma nella tripla del serbo che fa la differenza. L’ennesimo tecnico, stavolta a San Emeterio consegna definitivamente ai russi il pass per la Final Four di Londra.
Stefano Mocerino
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