Nuova giornata di LegaA e nuovo CountDown di BasketItaly.it, che in 10 passi vi racconta fra statistiche, voti, curiosità e ironia, come si è svolta la gara fra la Dinamo Sassari e la Virtus Roma del capitano a 4 mori Gigi Datome.
10: Come il voto che spetta al settore D del PalaSerradimigni; il pubblico dell’impianto Sassarese si è sempre distinto per le iniziative, coreografie e striscioni bellissimi e anche ieri, grazie alla fantasia degli abbonati storici della gradinata lontana dalla panchina di casa, è arrivata una nuova perla. Per testimoniare quanto la voglia di tifare Dinamo sia infinita, il settore D ci ha messo la FACCIA, nel vero senso della parola; ecco quindi che in mezzo al pubblico sono spuntate le gigantografie dei faccioni dei giocatori e dei tecnici; nessuno escluso! Iniziativa che ha fatto sorridere tutti e con il buon umore i risultati sono ritornati subito elevati, LODEVOLI
9: Come il voto che spetta a Manuel Vanuzzo; a 38 anni compiuti da pochissimo, parte in quintetto e in 17 minuti mette dentro 14 punti, annulla Jones ad inizio partita e mette dentro le due triple alla fine del secondo quarto che ricacciano indietro Roma a -11, proprio nel momento migliore degli ospiti. Non crediamo sia possibile sapere la ricetta del suo elisir della giovinezza, ma è comunque di pubblico dominio il suo cuore da Capitano, ETERNO
8: Come il voto che spetta a Brian Sacchetti; qualche malpensante in puro stile Vulvia di Rieducational Channel potrebbe dire E’ IL FIGGGLIO; si è il figlio di Meo e come il padre mette la stessa grinta in campo e dopo un inizio di campionato in sordina, ha ritrovato il tiro da 3 che lo ha reso uno dei terminali offensivi preferiti da innescare da Travis Diener; ieri oltre un 3\4 dalla lunga, ha giocato bene anche vicino a canestro, degno di nota un gioco di prestigio, con giro sul perno da ballerino, che ha portato l’AND1, che ha fatto saltare in piedi tutto il PalaSerradimigni; Dan Peterson durante il commento della partita ha detto “TIRA COME LARRY BIRD OK”, forse un paragone esagerato, forse, ma i sogni dei tifosi sassaresi, in proporzione sono pari a quelli dei Boston Celtics dei bei tempi e il buon Brian se continua ad alzarsi in questo modo dalla panchina, può farli diventare realtà alla stessa maniera di The Legend, MASSICCIO
7: Come il voto che spetta a Gigi Datome; il capitano della Virtus ritrova la sua isola, raccoglie l’applauso del pubblico e mette, come sempre, il cuore in campo; per lui è una partita speciale perché ha modo di rivedere amici e parenti e difatti si impegna il doppio, ne mette dentro 17 e per lunghi tratti dopo il secondo quarto, rimane con Goss, l’unico capace di evitare un tracollo ben più pesante di quello, comunque duro, letto sul tabellone alla fine. In conferenza stampa elogia ancora una volta il pubblico di Sassari, ma riconosce una cosa alla domanda: “la magia del PalaSerradimigni è sempre la stessa? “Si, ma per quelli che giocano in casa”; con umiltà e voglia di sorridere nonostante una batosta, ammetterà poi che l’Acea è un gradino sotto Varese e Sassari, ma rilancia la voglia di Roma di chiudere in bellezza e confermare ai PlayOff che questa bella stagione regolare non è solo un fuoco di paglia. Per recuperare i sali minerali, prima di andare via dall’impianto, fa tappa al bar del palazetto per concedersi una birra sarda, NOSTALGICO
6: Come le schiacciate viste ieri durante tutta la gara; 3 le ha messe a segno Lawal, una a testa Czyz, Gordon ed Easley; il primo è sembrato un vero ectoplasma in confronto alla partita di andata, soffre terribilmente il doppio lavoro fisico portato da Gordon ed Easley che si alternano in marcatura su di lui, si innervosisce e una volta che Roma si trova ad inseguire è costretto ad un lavoro di sacrificio per poter consentire ai tiratori di riaprire la gara dalla lunga distanza; fisicità e atletismo sono sempre ben messi in evidenza, ma è ora per lui e per l’Acea di fare il passo in avanti tecnico che possa permettere a lui stesso (magari oltreoceano) e ai tifosi capitolini di sognare in grande. DA COMPLETARE
5: Come gli assist messi a segno da Travis Diener nel terzo quarto; è il minitempo in cui la Dinamo da la spallata più forte alla Virtus; TD12 a fine gara nel tabellino ne conterà 11, segno di una ritrovata forma fisica e di un attacco che gira a mille; i 105 punti ne sono una prova, i 26 assist complessivi idem e i 7 uomini in doppia cifra incorniciano una prova corale da 10 e lode. La duttilità tattica degli uomini di Sacchetti e la capacità del regista americano di innescarli a seconda di quale sia l’inerzia di ogni momento specifico della gara; fanno si che Sassari sia il miglior attacco del campionato, la miglior squadra per assist e in più, ieri, è stata vinta anche la battaglia a rimbalzo contro la compagine che tira giù più carambole; ad onor del vero va anche detto che Roma ieri sbagliava tanto, Sassari invece, grazie alla capacità di costruire tiri aperti aveva una vasca da bagno al posto del canestro, niente errori = niente rimbalzi, CECCHINI
4: Come il voto che spetta a Jones; inizia la gara trovando la tripla del primo sorpasso ospite sul 4-5, poi attirato dalla bella giornata, dal mare a due passi e dal profumo di cibo che proveniva dall’esterno, decide di lasciare il campo, o per lo meno di farlo con la testa; scompare dalla gara e le rotazioni imposte dal gioco in velocità della Dinamo, fanno si che spesso da 4 gli venga preferito Datome scalando di ruolo o Czyz e Lorant, seppur con risultati non eccezionali. Il sacrificio di Ignerski per far giocare Gordon e la conseguente presenza nello starting five casalingo di Vanuzzo, doveva far spingere sull’acceleratore Jones che invece di provare ad attaccare l’area, ha cercato delle soluzioni forzate lontano da canestro, che hanno avuto tutte a parte una, un unico denominatore: SDENG, RIMANDATO
3: Come le ripetizioni della Palla a Due; niente paura c’è Cerebuch ad alzare il pallone, ieri a quota 600 in LegaA, il risultato? Il primo ad emozionarsi per questo traguardo è lui, la mano trema, Lawal ed Easley sono due molle e lui non riesce ad alzare decentemente per loro il pallone, il terzo tentativo è quello buono e restituisce il sorriso a lui e al pubblico che aspettava l’inizio della partita; arbitra comunque bene, seppur ancora una volta non si riesce ad intravedere fra i componenti della terna, un uniformità di giudizio, che possa far comprendere da subito a giocatori e pubblico, quali siano le interpretazioni lecite dei contatti e delle infrazioni; troppo spesso ancora una volta si son visti momenti di appannamento della vista nella direzione, OCCHIO
2: Come le presenze speciali a bordo campo; si tratta dell’AMICA della Dinamo Susanna Campus e di Marisella Datome zia del capitano dell’Acea, seppur entrambe affette da SLA non hanno perso l’occasione di portare comunque il loro tifo ai propri beniamini, non importa se non hanno potuto urlare a squarciagola la loro gioia per la vittoria o per i canestri del proprio nipote, il loro sguardo ricco di vita ha fatto comunque capire quanto intenso sia il sentimento che si vive grazie allo sport più bello del mondo. INVINCIBILI
1: Come l’alley oop chiuso da Gordon ieri; voleva a tutti i costi timbrare almeno una schiacciata, ha provato un paio di decolli, ma senza ottenere i risultati sperati, ha passato più tempo con il dito alzato alle spalle dei difensori per chiamare il passaggio alto che a seguire le indicazioni dalla panchina, ma il nuovo arrivato in casa Dinamo ha già fatto capire di che pasta è fatto; gran fisico e gran saltatore, ottimo tempismo e buone capacità difensive; deve ancora capire la velocità di gioco di Travis Diener, ma dato che è stato innescato un paio di volte proprio da TD12 significa che gode della fiducia della squadra. Con l’arrivo di Becirovic e il suo, Sassari come detto dal presidente Sardara, ha aperto il cassetto dei sogni, il campo ci dirà se lo si richiuderà per conservare una maglietta reale con un tricolore al petto. CONCRETO
0: Come il sangue che dovrebbe mancare a disposizione dei pazienti affetti da Thalassemia; ieri al PalaSerradimigni, erano infatti presenti diversi banchetti informativi curati dall’Associazione Thalassemici Sardi e Avis a disposizione del pubblico per sensibilizzare ed invitare alla donazione del sangue; iniziative come queste meritano risalto; sapere che il Basket può svolgere anche una funzione sociale attraverso questa promozione, rappresenta per chi scrive, un piacere da raccontare. Tante altre le iniziative collaterali ieri nell’impianto, dalla presentazione del libro “I Colori del Cuore – Storie d’Amore per la Vita”, incentrato sui racconti legati all’esperienza dei piccoli pazienti cardiopatici e dei loro familiari; alla presenza dei detenuti della CR di Mamone, che per ringraziare la società del presidente Stefano Sardara della sensibilità dimostrata, hanno voluto offrire ai capitani delle due squadre un cesto di prodotti agro alimentari del brand Galeghiotto di loro produzione. IL GIOCO PORTA IL SORRISO
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