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Il supplementare tradisce Torino: Francoforte ha la meglio al 45′

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Milano VS Torino-150

La Fiat sciupa una chance: solo il futuro dirà se i rimpianti diventeranno veri e propri rimorsi. I ragazzi di Larry Brown tornano dalla trasferta di Francoforte, esordio in Eurocup, senza i due punti, sfumati al supplementare dove la maggior lucidità dei padroni di casa è risultata decisiva.

Contro una squadra cinica e che ha sfruttato la serata di grazia di Murphy (non a caso Mvp), non è bastato l’orgoglio della Fiat, apparsa ancora una volta esuberante ma eccessivamente frenetica in attacco, dove spesso le iniziative personali hanno preso il sopravvento sulle letture.

Cronaca

Rudd subito a segno da tre per due volte, poi Wilson piazza la terza per il 9-2. Robertson è un degno rivale di Cotton per esplosività e spavalderia nell’attaccare il ferro. Sarà una partita di break e controbreak; al 9-2 risponde Francoforte con uno 7-0 con Heslip che scalda la mano.

Voller usa la “clava” contro Carr che riporta in vantaggio la Fiat e poi smazza un assist per la tripla di Poeta che consente alla Fiat di chiudere al 10′ sul 19-26.

Altro strappo ad inizio secondo periodo per Francoforte, marchiato a fuoco dal 3/3 dai 6.75 m di Murphy nonostante in difesa vi sia ancora la disponibilità al sacrificio mostrata durante la F4 di Brescia, con tanta intensità e capacità di difesa del ferro.

Murphy sale rapidamente a quota 15 punti e gasa anche i compagni, Robertson, Huff e Clarck: quella di Francoforte è una vera e propria fuga che vale il +8 al 20′ (45-37).

McAdoo prova a farsi leader segnando a ripetizione, ma l’Auxilium non riesce a piazzare il parziale per riprendere l’inerzia del match. Il suo terzo canestro in fila vale il 45-49 ma non appena l’ex Golden State rifiata in panchina, la Fiat viene giustiziata da Heslip che la ricaccia a -9. Voller segna il +10 (57-47 al 27′): è sicuramente il momento più buio della partita per i gialloblù, pasticcioni sia in attacco che in difesa.

A rimettere in pista la Fiat ci pensa Wilson, che apre e chiude il parziale di 10-0 alla base del contro-sorpasso (58-59 al 30′).

Robertson apre le danze nell’ultimo quarto con la bomba, e poi si ripete per il 64-61: il botta e risposta continua e a 180 secondi dalla fine l’equilibrio è quasi totale.

In questo frangente la Fiat pecca di inesperienza e cinismo: compie due sbavature gravissime in difesa che mandano a segno Francoforte e una in attacco, in cui Carr si incaponisce non vedendo il cambio difensivo che aveva portato in marcatura su McAdoo il “piccolo” Robertson. A portare tutti al supplementare ci pensa un passaggio illuminante a tutto campo di Mcadoo da rimbalzo che serve Taylor tutto solo che deposita il Lay-up a 12” dalla fine.

Si va al supplementare e qui esi vedono anche le scorie della finale disputata contro Milano: Wilson prova a resistere ma l’ennesimo tentativo maldestro di alley hoop viene punito dai tedeschi in una tripla che è il colpo mortale alle speranze di vittoria della Fiat per l’84-82.

Wilson si prende la tripla del possibile pareggio ma rimane una possibilità.

La sconfitta 88-85 contro una diretta rivale è già un macigno, ma la squadra è sembrata ancora in evoluzione. Ha però pagato l’eccessiva frenesia e gli errori comuni tipici di una squadra in cui i singoli devono ancora prendere confidenza con il sistema di Larry brown e con gli altri componenti del roster.