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La prima storica affermazione di Cremona su una dimessa Siena in Countdown

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Il Countdown della vittoria di grande prestigio della Vanoli Cremona sulla Montepaschi Siena oramai sempre più in crisi di risultati nelle gare lontano dal PalaEstra:

10 come i rimbalzi totali ed il 10/10 dalla lunetta per Luca Vitali. Bistrattato nel mercato estivo da tutte le grandi squadre, e da gran parte delle formazioni di serie A, ha trovato e ripagato la fiducia della Vanoli  rilanciandosi alla grande con una stagione d’assoluto protagonista nel nostro campionato. Ieri sera contro la Mens Sana, nelle cui file è cresciuto nelle giovanili, una prestazione da 17 punti con 10 rimbalzi, 9 falli subiti, 8 assist per una clamorosa  quadra doppia veramente ad un passo.

9 come il -9 di plus-minus della prestazione di Bobby Brown. Questo dato probabilmente dimostra, che anche se il play ex Alba provi a fare pentole e coperchi in campo (28 punti con 8/12 da due e 4 assist) abbia bisogno di una maggiore collaborazione da parte del resto della squadra.

8 come le sconfitte esterne consecutive della Montepaschi. La squadra senese nei sei anni precedenti ha aggiornato tutti i libri della propria storia e del basket italiano con una serie interminabile di record positivi, quest’anno quasi per la dura legge del contrappasso è protagonista della peggiore serie di sconfitte esterne della propria storia.

7 come le conclusioni messe a segno da tre da entrambe le squadre. Stesso numero di conclusioni messe a tabellino per le due contendenti dall’arco, ma percentuali migliori per gli uomini di Gigio Gresta (7/19 contro 7/27 senese). Il tiro da tre si conferma ancora una volta variabile imprescindibile per i successi della Montepaschi, infatti i biancoverdi hanno raccolto le migliori affermazioni stagionali in Italia ed in Europa sempre quando hanno tirato con alte percentuali dal perimetro.

6 come i rimbalzi del finnico Tuukka Kotti. Prova di grande sostanza per il lungo della nazionale finnica, che dopo aver fatto tanta gavetta in Legadue, dimostra di poter calcare senza imbarazzi i palcoscenici del massimo campionato. Nella serata di ieri 16 punti con l’80% percento da due (8/10)

5 come i falli di Ben Eze. Il nigeriano è stato uno dei migliori tra le fila toscane con un prova da 8 punti con 4/7 da due e ben 13 rimbalzi (10 difensivi), ma come spesso gli capita la sua prova è stata condizionata dai falli, e numeri alla mano mai come ieri, anche, la prova di squadra è stata penalizzata dai suoi falli. Infatti numeri alla mano con il lungo in campo il plus-minus della Mens Sana è di +16.

4 come i minuti centrali tra il 33’ ed il 37’ del quarto finale. Minuti di grande esaltazione per i padroni di casa, terribili per i senesi che da una situazione di equilibrio hanno subito un terribile parziale, dopo il quale sono sprofondati sul -16 (81-65).

3 come i bersagli pesanti di Jaurrius Jackson. La sua prova non è stata eccezionale 14 punti (5/12 al tiro totale) ma le sue triple (3/4), in particolare le due ad inizio della ripresa, sono state molto pesanti far rimanere in linea di galleggiamento Cremona e nel dare certezze e convinzione ai propri compagni.

2 come le seconde parti di gara negative per Siena. Il trend negativo nei secondi tempi per la squadra di Banchi continua anche a Cremona, dove si è passati dal +7 dell’intervallo al -10 finale. Gli infortuni,  Le tossine e la stanchezza accumulate nei tre mesi e mezzo di Top 16 spiegano ciò, ora occorre recuperare le forze e la condizione atletica per i play-off, e magari qualche probabile arrivo di valore dal mercato.

1 come la prima storica vittoria di Cremona su Siena. I primi anni di permanenza dei lombardi nel campionato di A sono coincisi con gli anni della Mens Sana cannibale che lasciava solo le briciole agli avversari; la squadra di Gresta, però nonostante una salvezza già in cassaforte, ieri sera ha creduto  ed ha lottato per regalare la gioia della prima volta sui campioni d’Italia al proprio pubblico amico.

0 come lo 0/5 da tre dell’estone Kangur. Serataccia per l’estone nel tiro dai 6,75 m, che in questi tre anni di militanza nel campionato italiano tra Bologna e Varese è stata sempre la specialità di casa Kangur, è lecito aspettarsi di meglio da lui.

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