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Caserta ha carattere da vendere. Brindisi peggio di due anni fa: countdown!

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Caserta con carattere da vendere se ne infischia della grana Akindele e di Galimberti, fischietta davanti all’infortunio di Jonusas e prende a sberle un’Enel Basket Brindisi dall’elettrocardiogramma piatto. Michelori Mvp dell’incontro terminato 78-63. Countdown!

10 ad Andrea Michelori che nei primi 2 quarti prende la paga da Simmons per poi rendergliela con gli interessi nella seconda metà del match durante la quale tira fuori dalla cesta in vimini una tovaglia a scacchi bianconera e banchetta nel pitturato brindisino neanche fosse sul prato della Reggia. Firma la sua miglior prestazione con un 32 di valutazione e alza i suoi high stagionali in ogni statistica: 18 punti, 6/8 da 2, 6/6 ai liberi e 13 rimbalzi. Gigante!

9 la valutazione di Jelovac che, seppur impreciso al tiro, inanella la terza doppia doppia di fila dopo quelle rifilate a Pesaro a Cantù. 16 punti e 10 rimbalzi che valgono oro per la Juve Caserta. Oro che ha la sembianza di due punti che tengono sempre accese le residue speranze di playoff nonostante Venezia e Reggio continuino a dettare il passo a suon di vittorie.

8 le stoppate subite da Caserta dai lunghi brindisini: Robinson e Simmons cercano di intimorire il tiro nel pitturato ma gli uomini di Sacripanti non temono nulla e dominano a rimbalzo nel terzo e nell’ultimo quarto quando per ogni tiro sbagliato c’è un rimbalzo offensivo che regala un secondo importante possesso ai padroni di casa.

7 le sconfitte consecutive dell’Enel Basket Brindisi: impresona non riuscita neanche alla sciagurata ditta Dixon&Co dell’annata 2010-11. È vero che sti ragazzi al girone di andata erano anni luce meglio di quella “squadra”, ma è anche vero che al girone di ritorno stanno facendo di tutto per fare nettamente peggio del nano palleggiante e del lungo Lang, pivot per hobby. Roba da far rabbrividire. Molti dei 3502 del PalaPentassuglia baratterebbero il loro abbonamento per un fegato nuovo e se dopo la sconfitta subita domenica scorsa, Bucchi in conferenza stampa aveva dichiarato di voler mangiare il tavolo, non ci resta che sperar per lui che le sedie della sala stampa del PalaMaggiò fossero di mozzarella di bufala. Buona digestione!

6 il plus minus positivo di Alibegovic. 7 quello di Zerini. Se dai un’occhiata agli altri biancoblù è una strage: -19 a testa per il duo Reynolds Robinson. Il primo disastroso come non mai, il secondo 8 punti, 9 rimbalzi e 3 stoppate parrebbe anche decente. Ma poi osservando meglio ti accorgi che tra terzo e quarto quarto, quando c’è da tirar fuori gli attributi, lui tira fuori solo 2 punti. I belli addormentati. Shhhhhhh!

5 minuti dall’inizio dell’incontro e Scottie Reynolds ruba palla, si invola in contropiede e schiaccia! È il canestro del 9-13 ma anche il primo e ultimo canestro del play americano di Brindisi. Primo All American senza sbarco in Nba capace in allenamento di numeri che ti fanno innamorare sempre più di questo sport ma che poi ogni maledetta Domenica ti fa trovare un motivo, ma anche due, per imprecare.

4 le triple messe a segno da Stefano Gentile che davanti al talento di Reynolds mostra che il suo non è da meno e aggiunge sul piatto attributi che fanno la differenza. Trascinatore della sua Juve Caserta con i suoi 20 punti, 6 falli subiti, 2/5 da due, 4/5 da tre e 4/4 ai liberi, 3 assist e il suo dirimpettaio che non riesce a prendergli neanche il numero di targa.

3 i falli commessi da Jonathan Gibson in un lampo. Pronti… via.. Palla a due e PAM! PAM! PAM! 3 falli in successione così rapida che il vice Michelutti non ha neanche avuto il tempo di avvisare Bucchi che era ancora alle prese a togliere la giacca. Il talento californiano così si chiama subito fuori dall’incontro e lascia agli altri l’onore e onere di giocare. D’altra parte come fare a non capirlo: a causa del 50% dello stipendio congelato non ha potuto comperare come sempre la famosa bevanda che gli mette le ali.

2 gli unici stranieri utilizzati da Coach Pino Sacripanti per sbarazzarsi agevolmente della pratica Brindisi. Non un 3+4 o un 5+5 ma semplicemente un 2+1(Jonusas a mezzo servizio)+6. I due sono Mavraides e Jelovac (mica Jordan e Pippen!) e gli italiani (in ordine di numero) sono Maresca, Mordente, Marzaioli, Michelori, Sergio e Gentile. Fattore in comune dei fantastici 9 un carattere niente male mostrato alla grande contro Brindisi: un po’ come mettere un pitbull affamato e un barboncino viziato davanti a un barbecue! Finita la carne, al barboncino non resta che sperare che il pitbull sia sazio.

1 infinita sequenza di orrende candid camera ha martoriato i tifosi dell’Enel Basket Brindisi collegati sulle frequenze di Studio 100 in attesa del collegamento da Caserta. Causa “problemi col satellite” il collegamento è stato ripristinato quando le due squadre erano belle comode negli spogliatoi per la pausa lunga tra secondo e terzo quarto. Una volta ricominciato il match e capito velocemente come la partita sarebbe andata a finire, in molti pregavano che il satellite saltasse di nuovo per rivedere quel disgraziato attore belga mangiare su una panchina buttando i chicchi d’uva sui passanti: TRISTEZZA!

0 su quattro da oltre l’arco per Marco Mordente che però è attore protagonista dello strappo decisivo del match con assist e un paio di canestri importanti. 10 punti in 28 minuti con un 3/4 da due e un 4/4 ai liberi 2 assist, 2 rimbalzi e tanto ordine in campo. Veterano!

LA FOTOGALLERY DEL MATCH!

Antonio Magrì
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