Brescia – Luca Vitali: ” La squadra è nuova, è giovane e avrà bisogno di tempo per assestarsi”
La prossima sarà una stagione importante per la Leonessa Brescia, chiamata al difficile compito di ripetere quanto di buono fatto nel campionato appena concluso. Luca Vitali sarà sicuramente una delle colonne della nuova Leonessa. Il play azzurro si racconta ai microfoni di Brescia Oggi.
«È un’emozione diversa, simile a quella del primo anno. La squadra è nuova, è giovane e avrà bisogno di tempo per assestarsi»
La Supercoppa sarà il primo appuntamento ufficiale della stagione nel nuovo PalaLeonessa.
«Milano è sicuramente più avanti: ha mantenuto la base mentre noi arriveremo alla partita di semifinale con pochi giorni di lavoro assieme»
Brescia più imprevedibile, e sicuramente con tanta responsabilità per i più «novelli».
«Vero, ma i pilastri ci sono: ne abbiamo persi 2 (Landry e Vitali jr). Ma io, David e Brian daremo alla squadra quello che serve per fare capire il prima possibile a tutti qual è il sistema Brescia e far comprendere la nostra mentalità: sarà sicuramente un lavoro stimolante».
Un lavoro che però darà i suoi frutti col tempo:
«Avremo bisogno di averne più dello scorso anno, ovviamente. La stagione 2017/18 aveva l’indubbio vantaggio che ripartivamo da 6/10 dell’anno precedente. Avremo necessità di trovare la nostra amalgama ed ovviamente sarà un lavoro più lungo per mettere assieme tutte le teste e comprendere ciò che veramente vogliamo esprimere in campo»
Luca Vitali che idea si è fatto delle altre squadre di serie A?
«Milano ha fatto un grandissimo mercato, Venezia si è mantenuta, Bologna ha riformato: l’Olimpia è la costante assoluta della serie A. Hanno un indubbio vantaggio su tutte le altre»
Come si fa a provare a fermare i biancorossi a fine settembre per volare in finale?
«Bisognerà adattarsi velocemente alla nuova realtà: la minore età anagrafica rispetto a 12 mesi fa non significa che abbiamo giocatori alle prime armi. C’è tanto talento».
A proposito di nazionali: perso Michele Vitali, a Brescia è arrivato Abi Abass. Un segnale confortante: Brescia piace.
«È una squadra che attira: deve essere motivo di orgoglio e merito per tutti. Per chi va in campo la domenica, per chi allena. La società che sta crescendo, senza fare passi più lunghi della gamba. I giocatori riconoscono questo lavoro, le capacità e che il clima che si respira».