Pino Sacripanti si è ritrovato ad essere suo malgrado uno dei principali protagonisti della storia-farsa del neo azionista di maggioranza della JuveCaserta Gianluca Galimberti. La “colpa” del coach brianzolo, tanto amato dall’ambiente casertano per la sua dedizione alla causa e per il suo eccellente lavoro, è stata quella di presentare il Galimberti alla società bianconera nel tentativo di voler dare un preziosissimo aiuto anche per le questioni societarie al di fuori del basket giocato. In un intervista rilasciata al Mattino di Caserta Sacripanti non ha nascosto il suo disappunto per come si sia evoluta la vicenda: “Nella vicenda ho avuto un ruolo ben chiaro quello di presentare Galimberti alla società,
rifarei questa cosa più di cento volte, cioè presentare un potenziale acquirente ad una società in difficoltà economicamente, che poi è la mia. Sono dispiaciuto ed arrabbiato per la grossa illusione creatasi. La situazione era già deficitaria prima dell’ingresso di Galimberti, il problema che è sono due anni che si lanciano appelli perché qualcuno aiuti la Juve, ma rimangano inascoltati. Con la proposta di Galimberti si era vista la luce, mi dispiace che si sia giocato con la fede dei tifosi. Sono convinto che Iavazzi porterà al termine la stagione, e avrà sempre il totale aiuto e supporto da parte mia e della squadra, che ha sempre dimostrato attaccamento alla maglia. Per il futuro anche tra mille difficoltà si può uscire dal tunnel, spero che la vicenda di Galimberti risvegli la casertanità, adesso bisogna aiutare Iavazzi che si sta battendo per non far morire la JuveCaserta”.